A Pescara emergenza 'bivacco'

C'è il pakistano sulla panchina, l'uomo col gattino alla Bnl, i piccoli rom ed il cappellaio affamato delle Poste

A Pescara emergenza 'bivacco'

C’è l’anziano di nazionalità pakistana seduto da anni, ogni mattina, dinanzi alla sede della Bnl in corso Vittorio Emanuele, c’è l’uomo col gattino bianco al guinzaglio e il cappello ai piedi che dice che ha fame dinanzi alla sede dell’Ufficio Postale, sempre in corso Vittorio, sino ai nuovi bambini, forse di origine rom, ben vestiti e curati che, di pomeriggio, vengono sguinzagliati tra i tavoli di Berardo e Camplone, tra i cittadini che prendono il caffè, per rubacchiare un pasticcino o una pizzetta ai tavoli.

L'ASSESSORE E LA SOLUZIONE. «A Pescara l’emergenza ‘bivacco’ è forte ed è un fenomeno in crescita, che richiede un intervento tempestivo e coordinato delle Forze dell’Ordine per un rimedio rapido, attraverso la semplice applicazione dell’ordinanza sindacale già esistente». Lo ha ribadito il Presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi che stamane ha effettuato un giro tra le strade della città per verificare quali sono i soggetti ‘stanziali’ che quotidianamente bivaccano nelle strade cittadine in attesa degli spiccioli di elemosina dei passanti.

reda inde