Zu:::Bar chiude perchè "qualcuno si droga" nella città Capoluogo dello Spaccio abruzzese

Il club di via Salara Vecchia, punto di riferimento per migliaia di giovani, verrà ancora chiuso per ragioni di ordine pubblico. I gestori: "Non ci arrendiamo ma non potremo vincere l'ipocrisia"

Zu:::Bar chiude perchè "qualcuno si droga" nella città Capoluogo dello Spaccio abruzzese

CHIUDERE LO ZU:::BAR PERCHE' "QUALCUNO SI DROGA" E' SBAGLIATO: ECCO PERCHE'. Allo Zu::Bar sono andato raramente, forse due o tre volte: così non posso definirmi un frequentatore assiduo nè uno "strenuo" difensore del club. Ma sono stato molti anni lontano da Pescara, a Bologna ho vissuto un lungo periodo, diversi mesi all'estero e viaggiato nei continenti del pianeta e ho visto, perchè nessuno ha l'anello al naso, che si consumavano droghe. Vivo oggi a Pescara, una città che può essere traquillamente definita il 'Capoluogo dello Spaccio' della nostra regione dove, ogni giorno, si consumano chili e chili di stupefacenti, e lo fanno anche "insospettabili" e "rispettabili" imprenditori, professionisti, dipendenti pubblici, politici, casalinghe, etc etc. Scegliere di fare uso di droghe è una libera scelta quasi certamente - usiamo il dubitativo perchè non sono mai sicuro di nulla fino in fondo -sbagliata. Ma chiudere un'attività positiva, nel senso che lo Zu:::BAR è diventato "oggettivamente" il punto di riferimento per un certo tipo di cultura, quella del club, dove si esibiscono i migliori dj del mondo e lavorano più o meno 20 persone (stipendi con cui si sopravvive), alcune delle quali hanno avuto anche un grande successo mondiale (Giammarco Orsini, Mattia Diodati) perchè "qualcuno si droga" riteniamo, forse peccando un po' in ragionevole consapevolezza, di non condividere. La maggioranza degli avventori, ragazzi e ragazze più o meno giovani, oltretutto, sono persone per bene: ritengo di esserlo anche io che, tanto per fare un esempio, non fumo nemmeno le sigarette e mi limito a "fuggire dalla realtà" nei fumi dell'alcool "paradiso artificiale". Forse l'intervento a tutela dell'ordine pubblico andrebbe indirizzato "altrove" ed in "altro modo" secondo il nostro punto di vista di semplici osservatori della realtà quotidiana. Cioè interrompendo i canali di approviggionamento degli stupefacenti - si spaccia a Rancitelli, si spaccia a Fontanelle, si vende droga a Zanni, in Centro ed a San Donato - e promuovendo campagne di sensibilizzazione e informazione continua, nelle scuole soprattutto, sui pericoli dell'uso di sostanze che alterano la percezione della realtà e producono danni irreparabili al fisico ed al cervello. Non mi addentro sul tema della legalizzazione degli stupefacenti che sta avvenendo un po' ovunque nel mondo, ma la storia ha spiegato che proibire finisce per "incuriosire" e che le mafie alimentano il loro potere attraverso questi divieti che sono frontiere di business. Così è se vi pare (Cit.)

Il comunicato dello ZU:::BAR:

Siamo davvero dispiaciuti per i fatti accaduti nel corso della nostra ultima serata.
In questi giorni siamo rimasti in silenzio in attesa di sapere quali provvedimenti sarebbero stati presi a nostro carico.
Zu::Bar verrà chiuso, ancora, per 90 giorni.

Purtroppo il comportamento scorretto di alcuni associati ci spinge ad una riflessione.
Continueremo il progetto che ha reso Pescara una delle capitali della scena elettronica internazionale, anche se non sappiamo ancora in quali forme e modi. In ogni caso non potremo vincere l'ipocrisia di questa città.

 

Marco Le Boeuf