Vogliamo cambiare, si' o no?

Berlusconi sogna quando propone a Mattarella un "governo di emergenza". Il Capo dello Stato sarà costretto a fare i giochetti delle tre carte per risolvere l'impasse oppure annunciare nuove elezioni

Vogliamo cambiare, si' o no?

VOGLIAMO CAMBIARE, SI' O NO? Berlusconi sogna quando propone al Presidente Mattarella un "governo di emergenza", basato su "accordi chiari, su cose concrete, fattibili e credibili in sede europea". Belle parole, ottime intenzioni, ma Berlusconi sa bene che un governo di emergenza e' soltanto tempo perso. Come risolverebbe i problemi italiani un governo di emergenza? E quali sono i problemi di emergenza italiani? Non sono forse gli stessi problemi che avrebbero potuto risolvere pel periodo "in purgatorio" in attesa del giorno delle elezioni? Il vero problema italiano e' sempre lo stesso. La decisione di non cambiare la legge elettorale che permetterebbe la vincita di un unico partito. Per ottenere la maggioranza numerica, i partiti devono unirsi uno, due, tre con altrettanti idee. Politiche diverse. Oggi Mattarella sara' costretto a fare i giochetti delle tre carte per risolvere l'impasse. Oppure dovra' per forza annunciare: torneremo alle urne. Forse nel giro di qualche mese i partiti cambieranno bandiera, decideranno di unirsi d'amore e d'accordo (ma con il divorzio in mente). E andra' avanti cosi', come sta andando avanti da un po' di tempo. Una testardaggine (forse una ignoranza) senza limiti. In Italia. Paese con gente che ha cervello che potrebbe rifare dell'Italia il Giardino d'Europa. Ma sono parole al vento. La politica, qualche volta, e' un cancro incurabile.

Benny Manocchia