“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Tragedia della disperazione ad Avezzano, papà disoccupato si spara
La mattanza purtroppo continua con il suicidio di Marco Carli, 33 anni, depresso per la difficile condizione economica.
TRAGEDIA DELLA DISPERAZIONE AD AVEZZANO: PAPA SI UCCIDE CON LA PISTOLA. Ancora una tragedia della disperazione, ancora una volta ci troviamo a scrivere di un uomo che non ce la fa più e decide di togliersi il bene più prezioso, la vita, incapace di sopportare la difficile condizione di disoccupato. Marco Carli, 33 anni di Avezzano, sposato e padre di due bellissimi bambini, aveva perso il lavoro. Il giorno prima sulla sua pagina Facebook aveva postato l'immagine di un imprenditore indebitato con l'hashtag #iononmiammazzo. La pistola con cui ha deciso di farla finita era detenuta legalmente. Sul suo profilo Facebook gli amici stanno lasciando messaggi struggenti, di dolore, come quello lasciato da Barbara "Un incidente !!! che non doveva andare così" oppure da Alessia che non si capacita "Non so il perché, cosa scatta nella mente per fare questo. Ieri sera eri tranquillo sei venuto al negozio hai comprato il tuo solito pacchetto di sigarette, hai salutato una tua zia e fatto tante coccole al bambino che era con lei e poi......??? Senza parole".
Intanto sempre sul celebre social network il governatore d'Abruzzo Luciano D'Alfonso ricorda la promessa che in 5 anni, in 60 mesi, in 1800 giorno la Regione creerà "100 mila occasioni di lavoro".
Ecco, il dramma della disoccupazione dovrebbe essere l'obiettivo principale di chi si occupa della cosa pubblica perchè non è più possibile accettare che dei giovani, dei padri di famiglia, decidano di farla finita in questo modo. Sì al reddito di cittadinanza per casi gravi, è una misura che va approvata al più presto nella Regione/Nazione dove il 40% dei giovani è senza lavoro.
Redazione Independent