Terremoto: comitato Possibile, "Rimuovere De Bernardinis"

Il comitato "Leone Ginsburg" dell'Aquila chiede di togliere l'ex componente della Grandi Rischi sia dal cda Ispra sia dal comitato operativo del Dipartimento

Terremoto: comitato Possibile, "Rimuovere De Bernardinis"

VOGLIONO CHE VENGA RIMOSSO. Il comitato "Leone Ginsburg" dell'Aquila, del movimento politico Possibile di Giuseppe Civati, chiede la rimozione di Bernardo De Bernardinis sia dal cda Ispra (che sta sotto il ministero dell'Ambiente) sia dal comitato operativo del Dipartimento della Protezione civile (sotto la presidenza del Consiglio dei ministri). De Bernardinis, secondo Possibile, dovrebbe essere rimosso perche' condannato con sentenza definitiva per aver rassicurato - in qualita' di componente della Commissione Grandi Rischi - gli aquilani una settimana prima del devastante sisma.

"Chiediamo, a questo punto, direttamente al presidente del Consiglio, oltre che allo stesso Capo della Protezione civile Renato Curcio, se una condanna definitiva per le attivita' che ancora sta esercitando De Bernardinis non conti nulla".

LA SENTENZA. Il movimento politico si riferisce alla sentenza, passata in giudicato il 20 novembre 2015, con la quale la Cassazione ha condannato De Bernadinis a due anni di reclusione per il reato di omicidio colposo. I fatti si riferiscono al sisma che si verifico' il 6 aprile 2009 e, piu' in particolare, alla riunione che la Commissione Grandi Rischi tenne nella sede prefettizia del capoluogo' il 31 marzo dello stesso anno.

L'INTERVISTA. Fu in quell'occasione che l'allora vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile aveva, in un'intervista tv, rassicurato la popolazione preoccupata per lo sciame sismica che andava avanti ormai da mesi. "Non ce' pericolo - disse tra l'altro De Bernardinis - anzi e' una situazione favorevole perche' c'e' uno scarico di energia continuo". Il Comitato si chiede se il Capo Dipartimento "non abbia alcun potere decisionale al punto da ignorare il giudicato della magistratura penale".

"Ma l'affermazione che lascia di stucco - prosegue il Movimento di Civati - e' anche quella piu' grave: 'Piaccia o non piaccia (erano state le parole di Curcio nel corso del suo recente sopralluogo a Montereale), il professor De Bernardinis il sistema di Protezione civile lo conosce molto bene'. E' dunque inquietante e lancia dubbi e ombre su quale sia il sistema di Protezione civile a cui si riferisce Curcio. Naturalmente, e per essere chiari, non ci riferiamo alla rete di Protezione civile, quella si' efficacissima ed efficiente, delle centinaia di associazioni e migliaia di volontari".

Redazione L'Aquila