Taxi in guerra per l'aeroporto

Il controllo dello scalo aereo sull'asse Chieti e Pescara. Di Primio: «Mascia ostaggio dei tassisti pescaresi»

Taxi in guerra per l'aeroporto

GUERRA DEI TAXI. IN BALLO C'E' IL CONTROLLO DELL'AEROPORTO. Non sembra trovare una soluzione pacifica la cosidetta "guerra di taxi" fra Pescara e Chieti. In ballo c'è il controllo o meglio la regolamentazione del traffico di passeggeri provenienti ed in partenza dall'Aeroporto d'Abruzzo fra i tassisti pescaresi del Cotape (34 operatori che lavorano a Pescara) ed i colleghi del consorzio Cometa, che operano con dodici unità fra i Comuni di Chieti, Montesilvano (Pescara), Francavilla al Mare (Chieti) e a San Giovanni Teatino (Chieti) dove sorge l'aeroporto d'Abruzzo. Lo scorso 16 maggio era entrato a gamba tesa nella vicenda il sindaco Umberto Di Primio che aveva deciso di mettere all'asta le azioni della Saga, società che gestisce l'aeroporto d'Abruzzo, in risposta alla mancata sottoscrizione da parte del Comune di Pescara della legge regionale sancita per regolamentare il settore. «Mascia - disse all'epoca il collega sindaco Di Primio - è ostaggio dei tassisti pescaresi». Questa mattina decine di mezzi della coperativa Cotape hanno manifestato davanti al Comune di Pescara per chiedere alle Istituzioni cittadini, al contrario, il rispetto del regolamento comunale. Chi la spunterà?

Redazione Independent