Strada dei Parchi: chiuderemo il traforo del Gran Sasso dal prossimo 19 maggio

Caos per la decisione del concessionario autostradale. Intanto la La Procura di Teramo ha aperto un'inchiesta su presunte responsabilita' nell'inquinamento delle falde acquifere del Gran Sasso

Strada dei Parchi: chiuderemo il traforo del Gran Sasso dal prossimo 19 maggio

STRADA DEI PARCHI CONFERMA LA CHIUSURA DEL TRATTO AUTOSTRADALE TRA ASSERGI E COLLEDARA. Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25, va avanti con l'intento di chiudere il traforo del Gran Sasso, sull'A24, nel tratto fra Assergi e Colledara-San Gabriele, in entrambe le direzioni, a partire dalla mezzanotte del 19 maggio prossimo. A tale proposito la societa' ha presentato un piano in una riunione svoltasi oggi in Prefettura a Teramo, presenti tutti gli enti e i soggetti coinvolti. Il piano prevede l'utilizzo della viabilita' ordinaria, vale a dire la Ss 80 con il Passo delle Capannelle. Intanto, fonti della societa' rispondono al sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, il quale in serata, con una nota, ha definito la chiusura del traforo "un atto irresponsabile". Secondo Strada dei Parchi, in base a quanto emerge dal piano presentato in riunione, non esiste alcun rischio per i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Infn perche' viene garantito l'accesso ai Laboratori a determinate condizioni, tra cui l'impiego di auto elettriche. "Non puo' essere considerato, il nostro, un atteggiamento irresponsabile - affermano dalla societa' - perche' la scelta di chiudere il traforo nasce dalla necessita' di evitare ulteriori situazioni pregiudizievoli in sede penale sia per i singoli amministratori sia per la societa'. SdP, inoltre, rigetta le responsabilita' perche', come ha confermato il ministero dei Trasporti, l'infrastruttura e' proprieta' dello Stato e il problema non puo' essere affrontato e risolto dalla societa'". La Procura di Teramo ha aperto un'inchiesta su presunte responsabilita' nell'inquinamento delle falde acquifere del Gran Sasso. La Regione Abruzzo ha chiesto al Governo la nomina di un commissario ad acta per le opere, stimate in 172 milioni di euro, necessarie alla messa in sicurezza dell'acquifero.

Redazione Independent