Stop ai 'festini' a base di coca

Operazione "White Party" - Cinque mesi di indagine per stroncare un 'giro' di droga. All'alba 16 persone nei guai

Stop ai 'festini' a base di coca

FESTINI A BASE DI COCA: 16 ARRESTI - Spaccio di sostanze stupefacenti e estorsione: sono sedici le misure cautelari eseguite all'alba dalla compagnia dei carabinieri di Popoli, Pescara, Chieti, Giulianova e Torre Annunziata. Dopo soli cinque mesi di indagine i carabinieri hanno stroncato un 'giro' di cocaina che dall'hinterland napoletano giungeva sul mercato di Pescara (e dei comuni limitrofi). Parte dello stupefacente veniva utilizzato per organizzare festini a base di coca presso un abitazione di una coppia di coniugi di Manoppello. Nel corso delle indagini è emerso il ruolo di cinque donne nelle attività di spaccio: ricevevano gli 'ordini' dai tossicodipendenti e svolgevano il ruolo di 'vedette' per garantire l'approviggionamento dello stupefacente ed occultarlo, all'occorrenza, in caso di intervento delle forze dell'ordine. Le consegne di droga avvenivano nei luoghi più disparati: a partire dalle abitazioni degli arrestati, passando per i locali notturni più famosi di Pescara, Chieti e Francavilla, sino ai luoghi più disparati scelti dai tossicodipendenti di varia estrazione sociale. l provvedimenti sono stati richiesti dal Pm, Dott.ssa Mirvana Di Serio, del tribunale di Pescara e firmati dal G.I.P. Dott. Gianluca Sarandrea.

GLI ARRESTATI IN CARCERE: In manette sono finiti: Mucci Menco, nato a Chieti, 40 anni, residente a Pianella (PE); Marini Simona, nata a Monza, 40 anni, residente a Pianella; Boccia Tommaso Gabriele, nato in Germania, 30 anni, residente a Terzigno (NA), Ammirati Pasquale, nato a San Giuseppe Vesuviano (NA), ivi residente, 30 anni; Galiero Emilio, nato a Pescara, ivi residente, 45 anni, Chiacchiaretta Lelio Lino, nato a Sesto San Giovanni (MI), 48 anni, residente a San Giovanni Teatino (CH), Fingo Tullio, nato a Vasto (CH), 50 anni, residente a Pescara, Drudi Marco, nato a Chieti (CH), ivi residente, 40 anni; Marini Alessandro, nato a San Benedetto del Tronto (AP), residente a Giulianova (TE), 35 anni.

LE PERSONE AI DOMICILIARI - Di Bonaventura Roberta, nata a Giulianova (TE), ivi residente, 30 anni; Nepa Lino, nato a Rosciano (PE), residente a Manoppello (PE), 40 anni; Caprini Denis, nato a Pescara, 35 anni, residente a Tollo (CH); Ciccotelli Caterina Cristina, nata a Pescara, 30 anni, residente a Francavilla al Mare (CH); Cocco Silvia, nata a Milano, 45 anni, residente a Manoppello; Di Giacomo Alessandra, nata a Guardiagrele (CH), 35 anni, residente a Chieti; Simonelli Nadir, nato a Chieti, ivi residente, 40 anni.

IL CONSUMO DELLA DROGA - I coniugi Lino Nepa e Silvia Cocco - stando a quanto riportato dall'informativa dei carabinieri di Popoli - erano soliti organizzare, presso la loro abitazione di Manoppello, delle feste durante le quali si consumavano sostanze stupefacenti. Ai "party speciali" partecipavano anche i coniugi Menco Mucci e Simona Marini. In alcune circostanze è emerso il ruolo di Marco Drudi, incaricato dalla coppia per lo spaccio di sostanze stupefacenti in virtù dei contatti che, quest’ultimo, aveva nell’hinterland pescarese.

I VIAGGI DA VILLANOVA A NAPOLI - La droga utilizzata nei festini e nello spaccio proveniva dalla Campania. Le indagini hanno accertato che, periodicamente, il Boccia e l'Ammirati effettuavano, alternandosi, viaggi da Napoli a Villanova per rifornire di qualche etto di stupefacente (cocaina ed hashish) i coniugi Mucci e Marini. Le consegne avvenivano nei pressi del casello autostradale di Villanova, dove il Mucci, alla guida del proprio mezzo di trasporto, preceduto dalla moglie Marini, che effettuava un sopralluogo per scongiurare la presenza delle forze dell’ordine, incontrava il fornitore di turno per approvvigionarsi della droga. La cocaina, acquistata dai coniugi al prezzo di 60 euro al grammo veniva rivenduta, ai tossicodipendenti a circa 90 euro a dose. Le consegne avvenivano, in genere, presso l’abitazione dei predetti.

I 'PRECEDENTI' DEI PROTAGONISTI - Il 3 giugno 2011 Alessandro Marini, cognato di Menco Mucci, dopo essersi rifornito da quest’ultimo, era stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di 25 grammi di stupefacente di cocaina. In tale circostanza era emerso il ruolo Roberta Di Bonaventura, moglie del Mucci, la quale, rendendosi conto dell’inusuale ritardo del marito, avrebbe - la fonte? I carabinieri di Popoli - immediatamente rimosso delle piante di marjiuana, dal giardino di casa, occultandole, unitamente a dei bilancini, in un sacco, successivamente, gettato in un campo nei pressi dell’abitazione. Altro fornitore al quale Marco Drudi si rivolgeva per acquistare lo stupefacente da consegnare ai suoi amici era - sempre secondo i carabinieri - Tullio Fingo. Questi aveva posto in essere una florida attività di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina con il concorso della compagna Cristina Caterina Ciccotelli e sotto la supervisione di Emilio Galiero, dal quale avrebbe ricevuto direttive ed indicazioni sulle modalità delle cessioni. Quest’ultimo, poiché già pregiudicato per reati specifici e legato ad altri pregiudicati di spicco della zona, si sarebbe imposto al Fingo sulle attività di spaccio. Il tutto avveniva in maniera continua ed assidua, durante tutto l’arco della giornata, e principalmente nelle ore notturne in noti bar della costa fra Pescara e Francavilla.

Reda Inde