Spaccio di coca, ero dal terrazzo di casa, nei guai pusher rom

Il 37enne vive al Ferro di Cavallo e nascondeva cellophane con quasi 82 grammi di sostanze stupefacenti, tra cocaina ed eroina

Spaccio di coca, ero dal terrazzo di casa, nei guai pusher rom

In casa nascondeva cellophane con quasi 82 grammi di sostanze stupefacenti, tra cocaina ed eroina. Il pusher, un 37 enne, di etnia rom, disoccupato e residente nel “Ferro di Cavallo” del quartiere Rancitelli, caduto nel mirino dei militari del Nucleo PEF della GdF di Pescara.

Le Fiamme Gialle infatti, nel fine settimana appena trascorso, operando nell'ambito del piano d'azione "DRUG MARKET" ideato per garantire un costante presidio anti-droga nel territorio della provincia, hanno sorpreso l’uomo mentre scavalcava la balaustra di casa per gettare, pur di non lasciarne traccia, pacchi pieni di sostanza stupefacente dal balcone dell'appartamento adiacente, disabitato e con ingresso murato.

I finanzieri, dopo aver a loro volta saltato il terrazzino, hanno bloccato lo spacciatore nell'intento di nascondersi per sfuggire ai controlli e hanno provveduto a riportarlo in casa con l'ausilio dei Vigili del Fuoco, i quali, mediante l’utilizzo di un'autoscala con cestello, ne hanno tutelato l'incolumità fisica, anche grazie alla collaborazione del Nucleo Antidegrado della Polizia Municipale di Pescara.

In seguito, le Fiamme Gialle, con il supporto delle unità cinofile, hanno perquisito l'abitazione sequestrando, oltre alla cocaina e all'eroina, dal valore di mercato di quasi 8.000 euro, 1.700 euro in contanti.

L’uomo è stato denunciato per il reato di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti alla locale Procura della Repubblica, che ha disposto a suo carico la misura cautelare dell'arresto, convalidando la perquisizione locale e il sequestro.


“DRUG MARKET è un piano d’azione strutturato; i nostri interventi sono mirati e si basano sulla conoscenza del territorio” spiega il Colonnello t.ST Antonio Caputo, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara.


“La nostra presenza è capillare in tutta la provincia” continua il Colonnello Caputo, che conclude: “l’obiettivo è duplice: risalire la filiera illegale della droga e bloccarne i flussi di approvvigionamento. Con il Gruppo e il Nucleo insieme, indaghiamo sinergicamente e senza sosta per ricostruire le dinamiche inerenti la gestione dell’attività di traffico di stupefacenti nelle aree del pescarese, cui fanno capo numerosi pusher italiani e stranieri”.