Se non ragionano ci sarà una guerra

Nel caldissimo Medioriente la situazione è sempre più tesa: Iran abbatte un aereo di Tel Aviv e questi spara contro Damasco. In mezzo c'è la forza atomica e i giochi politici di Usa e Russia

Se non ragionano ci sarà una guerra

SE NON RAGIONANO CI SARA' UNA GUERRA. Non e' vero che l'Iran considera Israele il  suo nemico mortale. Almeno cosi' affermano ancora molti iraniani. Quando Mohammad Reza Pahlavi era lo scia' di quel paese, le due nazioni cercavano di vivere d'accordo. Poi nel 1979 scoppio' la rivoluzione e la monarchia dello Scia' dovette cedere il passo a un governo islamico. I problemi Israele-Iran ebbero subito inizio. E i capi islamici dichiararono apertamente di volere la fine dello stato ebraico. Israele e' un lembo di terra di 20,770 km2, con una popolazione di appena 8 milioni e mezzo di abitanti. I suoi confini erano circondati da Egitto, Giordania, Libano, Siria e Stato Palestinese. Non ci volle molto per l'Iran di ottenere l'appoggio di questi Stati. Sono stati anni duri, con guerre che lsciavano migliaia di morti. Israele combatte' con coraggo e lentamente riusci' ad ottenere se non proprio l'amicizia, almeno accordi pacifici con Egitto e Libano. Iran abbatte oggi un aereo di Tel Aviv e questi spara contro Damasco..

E' inutile tentare di spiegare perche' questo odio.
A questo punto si puo' che e' proprio Israele a cercare una guerra contro Iran, che sia lunga, sfianchi la forza militare di quella nazione islamica e quindi blocchi l'Iran nella sua corsa verso una sua forza atomica. Tel Aviv si sente sicura perche' e' in possesso da tempo di atomiche. Eppoi c'e' Washington che ha assicurato il suo appoggio militare ed economico in caso di guerra.
A Damasco si fa notare che la Siria ha dalla sua la Russia, per cui...
C'e da sperare che riescano a trovare una soluzione perche' se Russia e Stati Uniti si lasciano trasportare da questi due Stati nervosi e pericolosi, allora si' che Armageddon arrivebbe fino alle nostre case. Deve pur esserci un barlume di ragione per evitare la fine del mondo.
Benny Manocchia