Scritte ultras nel centro storico di Teramo: due giovanissimi nei guai

La Digos identifica i responsabili del raid notturno del 5 maggio: imbrattata la facciata del vescovado ed altri edifici

Scritte ultras nel centro storico di Teramo: due giovanissimi nei guai

TERAMO. SCRITTE ULTRAS NEL CENTRO STORICO: 2 DENUNCIATI. “Un grave atto di vandalismo” così era stato definito l’imbrattamento dei muri del Vescovado, nella centralissima Piazza Martiri della Libertà, con vernice nera e rossa e di chiara matrice ultras del Teramo, in replica all’articolo di “Repubblica” che aveva definito la tifoseria come “la piu’ politicizzata delle curve italiane”.

Un raid che aveva colpito anche altri edifici storici della città, in via della Verdura e via Costantini nella tarda serata del 5 maggio.

Dopo meticolose indagini e la visione di vari filmati di videosorveglianza la Digos ha identificato i due autori: D.D.L., 24 anni, noto alle cronache da tempo per gravi intemperanze in occasione di manifestazioni sportive, che per risse e violenze in città, e F.D.S.., 18 anni, incensurato.

Gli accertamenti hanno consentito di verificare che il primo vergava le scritte mentre il secondo controllava il possibile transito di pattuglie della polizia. Dovranno rispondere di deturpamento ed imbrattamento, come previsto dall’art. 639 del Codice Penale, comma 2, con procedibilità d’ufficio, ed economicamente per il danno arrecato.

 

Redazione Independent