Scontro sull'Election Day annunciato da Chiodi

«Non ci sono più margini. Le elezioni si terranno il 25 e 26 maggio». Monta la rabbia negli "alleati" del Partito Democratico

Scontro sull'Election Day annunciato da Chiodi

VIVA LA COERENZA. Il governator ha dato l'ultimatum: "Non ci sono più margini: le elezioni regionali si terranno il 25 e 26 maggio 2014, con la tornata europea". Amen. Gianni Chiodi, dunque, non accetta di andare al voto a novembre, come suggerito ad esempio da Sel, ma neanche nel periodo che, secondo la legge regionale, va da un mese prima della scadenza naturale del mandato a tre mesi dopo, quindi dal 15 novembre 2013 al 15 marzo 2014. E il Pd che fa? Semplice: non perde l'occasione per attaccare ancora una volta l'ex sindaco di Teramo e criticarlo su questa scelta, dimenticando però che al governo i Democrat e il Pdl stanno insieme. Viva la coerenza. E soprattutto le larghe intese, che poi generano - a livello locale - anche questi corto circuiti.

CARAMANICO: "GRAVI LE AFFERMAZIONI DI CHIODI". Un altro personaggio molto battagliero nel centrosinistra è il vendoliano Franco Caramanico, già assessore all'ambiente nella giunta Del Turco, che dice: "Chiodi dichiara che per indire le elezioni prima di maggio non ci sono piu' i margini e che avrebbe avuto dal Consiglio regionale indicazioni sulla necessita' di privilegiare il risparmio, nonostante le sue intenzioni fossero quelle di votare a novembre. Queste affermazioni sono gravissime". Per Caramanico, la verita' è che "dopo mesi di silenzio e di forte imbarazzo Chiodi, incapace di assumersi le sue responsabilita', cerca di scaricare il peso delle sue scelte sul Consiglio regionale e sull'opposizione. Ribadisco che Sel aveva gia' proposto, fin dal giugno 2012, di accorpare le regionali alle politiche del 2013. Una proposta successivamente resa obbligatoria dall' art. 7 del D.L. 6/7/2011 ("Election day"), entrato in vigore il 10 agosto 2012 che al comma 1 prevede: 'a decorrere dal 2012 le consultazioni elettorali delle regioni (?) si svolgono(.....) in un'unica data nell'arco dell'anno'. Quindi Chiodi avrebbe dovuto accorpare le elezioni regionali con quelle politiche".

SEL NON DEMORDE... Successivamente, a maggio e a giugno di quest'anno, Sel era tornata a chiedere le elezioni a novembre, manifestando apertamente le proprie intenzioni nella consultazione avviata dal Presidente Pagano: "Abbiamo deciso poi di non partecipare alla votazione dell'emendamento per il recepimento della spending review perche', nonostante avesse come obiettivo la riduzione delle spese elettorali, prolungava ulteriormente la scadenza elettorale. Senza contare che ormai non c'era piu' nessuna possibilita' di tornare al voto in autunno. Ricordo, tra l'altro, che Chiodi non ha rispettato le norme dello statuto regionale, in particolare l'art 14 per cui 'nei sei mesi antecedenti la scadenza della legislatura il Consiglio non puo' adottare, ne' modificare leggi in materia elettorale' e l'art. 86 il quale stabilisce che 'le nuove elezioni sono indette entro tre mesi ...' e quindi sarebbero dovute essere fissate entro il 15 di settembre 2013. Mentre al 22 settembre nessuna data e' stata fissata".

...E NEANCHE IL GOVERNATOR! Chiodi, facendo anche riferimento al suo predecessore Del Turco, ha ricordato le vicende giudiziarie che hanno determinato le elezioni a dicembre 2008, ma che oggi "non c'entrano nulla con i motivi che hanno supportato le sue scelte", chiarisce Caramanico. Infine una considerazione sul presunto risparmio che si avrebbe votando a primavera prossima: "Chiodi si ricorda della spending review solo quando la sua applicazione serve a prolungare la legislatura fino al maggio 2014 e non certo quando, accorpando le elezioni alle politiche del febbraio scorso, avrebbe comportato una notevole riduzione di spesa. Se avesse seguito le indicazioni della legge, non arrogandosi il diritto di decidere arbitrariamente, avremmo risparmiato non solo 2,5 milioni di euro derivanti dall'accorpamento delle elezioni, ma anche quasi un milione e mezzo di euro legati alla riduzione del numero dei consiglieri, che con la nuova legislatura passeranno da 45 a 31. Ma al Governatore questo non interessa: cio' che gli importa e' assicurare, oltre il limite, la sopravvivenza della sua giunta e dei suoi incarichi".



Redazione Independent