Saccheggiavano cavi ad alto voltaggio: 5 arresti tra Roma e Bologna

La banda agiva in maniera estremamente abile. L'oro rosso (il rame) a 4, 5, 6 euro al chilo.

Saccheggiavano cavi ad alto voltaggio: 5 arresti tra Roma e Bologna

SACCHEGGIAVANO CAVI AD ALTO VOLTAGGIO: CINQUE ARRESTI TRA ROMA E BOLOGNA. L’azione di contrasto ai furti di rame, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Popoli la scorso mese di aprile, ha permesso di identificare non solo i responsabili del saccheggio della rete Enel avvenuto tra Scafa, Bolognano e San Valentino, ma anche quella commessa in danno della linea elettrica tra Crevalcore (Bologna) e San Giovanni in Persiceto (Bologna).

L’operazione dei Carabinieri di Popoli, condotta in stretta collaborazione con le Compagnie Carabinieri di Roma “Cassia”, Bologna “Borgo-Panigale” e Vigevano, si è conclusa con l’arresto di 5 romeni, tutti senza fissa dimora, sparpagliati sul territorio nazionale - convinti d’averla fatta franca - ma tutti rintracciati tra Roma, Bologna e Vigevano.

La banda, specializzata in questo genere di reato, agiva con perizia, curando ogni particolare: dopo aver effettuato accurati sopralluoghi sulla linea elettrica da saccheggiare mandava in blocco le centraline di distribuzione in modo da poter tranciare i grossi cavi elettrici, senza restarne folgorati. I cavi venivano velocemente riavvolti in enormi bobine e caricati sui furgoni pronti per essere rivenduti a ricettatori a circa 4, 5 euro al chilo.

A pagare le spese, oltre all’Enel c’è la gente comune, i residenti delle località servite dalla rete interrotta che sono stati costretti a subire inaspettati black-out.

Il Capitano Antonio di Cristofaro Comandante della Compagnia Carabinieri di Popoli: “Gli arresti eseguiti sono frutto di una indagine articolata, condotta in stretta sinergia con i Carabinieri di Roma, Bologna e Vigevano. Attraverso una serrata analisi operativa ed una proficua attività di localizzazione telematica, siamo riusciti a rintracciare ed assicurare alla Giustizia uno per uno i 5 romeni responsabili del saccheggio della rete elettrica avvenuto in provincia di Bologna. Il rame non è oro, ma il commercio clandestino è ormai divenuto un fenomeno nazionale che ci porta a non abbassare mai la guardia. Mi sta a cuore riferire che, ancora una volta, l’incipit dell’indagine è stata la telefonata di un cittadino che, insospettito dalla presenza in luogo isolato di un furgone, ha composto il 112 ed allertato i Carabinieri. Sento perciò la necessità di ribadire l’importanza che riveste la collaborazione della gente per il buon esito delle indagini, qualunque esse siano. Comporre il 112 ed informare i Carabinieri di una qualsivoglia anomala situazione, può essere determinante per interrompere un evento criminoso ovvero identificarne i responsabili”

Redazione Independent