Sabato il "No Monti Day"

Anche l'Abruzzo alla grande manifestazione Anti-Governo/Europa/Banca. Il rapporto deficit/pil è al 126%

Sabato il "No Monti Day"

ANCHE ABRUZZO AL NO MONTI DAY. Non era semplice ma ci sono riusciti: l'Eurostat ha comunicato che il rapporto debito pubblico con Pil in Italia è passato, nel giro di qualche trimestre, dal 120% al 126%. Un recordo assoulto, superiore persino a quello del 2011, che "Il Governo dei Tecnici" che doveva salvare l'Italia, con l’avallo di Pd, Pdl, Udc, Idv e Fli, oltre alla regia di Giorgio Napolitano, è riuscito a compiere. Un'impresa, condotta con il beneplacido dei banchieri d'Europa, di non di poco conto: per i prossimi anni le politiche di questo paese saranno orientate sui binari dell'austerity e della "macelleria sociale". Tagli, tagli e ancora tagli con il contorno di qualche aumento delle tasse per soddisfare il bisogno di una "presunta" stabilità dei paesi dell'Eurozona. Per manifestare contro tutto ciò, oltre che per songiurare il pericolo di finire come la Spagna, Grecia, Irlanda e Portogallo, è stata organizzata una grande manifestazione sabato 28 ottobre in piazza San Giovanni a Roma.

PIANGE L'ABRUZZO. Intanto l'Abruzzo, nonostante i proclami del "Governator" Gianni Chiodi - un giorno su due va in televisione a dire che ha salvato tutto e tutti - sta vivendo un periodo di recessione devastante. Aumenta il numero dei cassaintegrati e di coloro che sono senza lavoro ed, come cornice, c'è un'inflazione torrida (su il paniere dei beni di prima necessita) oltre ad una tassazione iniqua e senza giustizia. I giovani sono senza lavoro e le condizioni di vita somigliano sempre di più ad una lotta per la sopravvivenza piuttosto che di esistenza. La Camusso a Montesilvano ha dichiarato: «Non ci possiamo più permettere di perdere un'altra generazione». Giustissimo. Ma chi ha il coraggio di spiegare ai "senza futuro" che per loro non c'è più speranza? 

Marco Beef