Rischia di morire per emorragia causata da aborto spontaneo. Salvata giovane di Roccaraso

Botta e risposta tra il Tribunale del Malato e la Asl-L'Aquila per un presunto disservizio dell'azienda ospedaliera

Rischia di morire per emorragia causata da aborto spontaneo. Salvata giovane di Roccaraso

DONNA DI ROCCARASO RISCHIA DI MORIRE PER UN'EMORRAGIA PROCURATA DA ABORTO SPONTANEO. Avrebbe rischiato di morire per un'improvvisa emorragia causata da un aborto spontaneo e a salvarla sono stati i medici del reparto di Ginecologia dell'ospedale di Sulmona, insieme a quelli del centro trasfusionale. La notizia arriva dal Tribunale del malato. Quando si e' sentita male la donna si trovava a Roccaraso  ma una volta arrivata in ospedale a Castel di Sangro non avrebbe trovato un'ambulanza che l'accompagnasse nella struttura ospedaliera di Sulmona, piu' attrezzata per le emergenze. "Non e' vero che all'ospedale di Castel di Sangro non ci fosse un'ambulanza disponibile: il mezzo esistente era contemporaneamente impegnato in un trasferimento urgente ad Avezzano di un paziente colpito da ictus". Lo afferma il direttore del servizio 118 della Asl 1 Abruzzo, Gino Bianchi. Bianchi interviene sulla presunta mancanza di un mezzo di emergenza per il trasferimento, a Sulmona, di una donna di Roccaraso, portata a Castel di Sangro per un'improvvisa emorragia causata da un aborto spontaneo e che qui, per raggiungere la struttura ospedaliera di Sulmona, piu' attrezzata per le emergenze, ha atteso l'arrivo di un'ambulanza partita proprio da Sulmona che l'ha riportata nel nosocomio del capoluogo peligno. "C'e' stata una contemporaneita' di eventi che a Castel di Sangro si verifica in media una volta ogni 2 anni. Peraltro - aggiunge Bianchi - nonostante il simultaneo impegno dell'ambulanza del 118 in direzione Avezzano, da Sulmona e' egualmente partito un nostro mezzo che ha prelevato la donna da Castel di Sangro e l'ha portata nell'ospedale peligno dove l'utente e' stata trattata senza conseguenze per la sua salute".

Redazione Independent