Pupo e l'intrigo politico di Montesilvano

E' in preparazione un "contro-concerto" per il 15 agosto: gli Opera Seconda (tributo ai Pooh) si esibiranno a un paio di isolati di distanza da Enzo Ghinazzi

Pupo e l'intrigo politico di Montesilvano

SU DI NOI NEMMENO UNA NUVOLA? Archiviate le polemiche per il finto (mini)concerto in playback di Paul Young, che a sua volta aveva rimpiazzato il vero concerto del finto ex cantante dei Gipsy Kings "Manolo", a Montesilvano ci si prepara per un altro grande live: Pupo al Teatro del Mare la sera del 15 agosto. Anche questa volta, a ingresso libero. Nulla da eccepire sulla qualità e la storia di Enzo Ghinazzi, che - piaccia o meno - rappresenta comunque un pezzo della musica italiana pop del passato. Il discorso, semmai, è un altro: il cartellone estivo varato dalla giunta Maragno sta diventando sempre più, suo malgrado, oggetto di polemiche politiche.

MANUEL ANELLI (M5S) PREFERISCE I GIOVANI A(L) PUPO. In sostanza, la tribute band dei Pooh "Opera Seconda" si ritroverà a fare concorrenza a Pupo, sempre a Ferragosto, e ad appena un paio di isolati di distanza dal noto cantante toscano, visto che si esibirà in viale Abruzzo. Il gruppo avrà Manuel Anelli dalla propria parte, in quanto è stato proprio il consigliere del M5S montesilvanese a sposare questa causa. Gli Opera Seconda hanno fatto tutto da soli, trovando, tramite sponsorizzazione, i soldi necessari a coprire le spese dell'evento, che quindi al Comune costerà zero, mentre pochi metri più in là ci sarà Pupo che beccherà oltre 15.000 euro di cachet.

LUNGIMIRANZA. E dire che la stessa amministrazione aveva rinunciato al concerto degli Opera Seconda perché li aveva ritenuti troppo cari (3.000 euro). Vuoi mettere? Molto meglio spendere il quintuplo, ma chiamare un artista "famoso"! Alla faccia dei giovani talenti locali che dovrebbero trovare spazio. E alla faccia anche del fatto che gli Opera Seconda sono il tributo abruzzese ufficiale dei Pooh, riconosciuto dagli stessi Red Canzian, Roby Facchinetti e Dodi Battaglia. Interpellato sul caso, il vocalist Gianluca Di Febo ha però risposto con un secco no comment: "Non siamo interessati ad alimentare questo tipo di polemiche. Noi pensiamo solo a suonare". In bocca al lupo, allora.

Federico Di Sante