Processati per una protesta

Il 9 novembre 2010 quattordici aquilano bloccarono l'auto del vice-commissario alla ricostruzione Cicchetti

Processati per una protesta
L'AQUILA. ALLA SBARRA 14 MANIFESTANTI. Quattordici cittadini aquilani saranno processati il prossimo 9 luglio per avere bloccato il 9 novembre 2010 l'autovettura del vice-commissario alla ricostruzione Antonio Cicchetti. Quel giorno nel Capoluogo d'Abruzzo c'era anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e per questo era stato disposto un ampio dispiegamento delle forze dell'ordine. In città diversi comitati di cittadini avevano incominciato a manifestare per denunciare lo scandalo di una ricostruzione che non è, a tutt'oggi, ancora partita. Secondo la procura di L'Aquila la manifestazione non era stata comunicata alla prefettura così vennero violate le norme del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Inoltre, per sei imputati c'è anche l'accusa di violenza privata per aver fermato malamente e danneggiato lggermente l'auto del vice-commissario. Naturalmente tutta la Città di L'Aquila, alla luce di quanto emerso recentemente dalle in tercettazioni dell'ex prefetto Iurato e dell'ex capo della protezione civile Bertolaso, si è schierata in favore degli attivisiti, a partire dal comitato 3e32 oltre a Rifondazione Comunista.
 
 
   
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