«Prigionieri della neve»

Una lettrice denuncia la mala gestio dell'emergenza neve. Il quartiere Colli di Pescara abbandonato dai soccorsi

«Prigionieri della neve»

L'INVERNO E' UNA NOVITA' ? - Ormai dovremmo essere preparati alla neve in città, ogni anno arriva più o meno puntuale; certo quest’anno il fenomeno è stato più intenso e più lungo, ma si poteva e si doveva arrivare preparati. Io stessa, semplicemente consultando un sito meteo on line sapevo che sarebbe arrivata e non sarebbe durata solo un giorno. Era prevista un’ondata di neve copiosa, e la città e i cittadini dovevano poter continuare a vivere, anche se con qualche piccolo disagio. So che nelle vie principali la situazione è più o meno regolare, ma il problema è la zona dei Colli, che fanno comunque parte di Pescara, come il centro, come Portanuova. La questione è che ci sono dei limiti, o meglio delle zone Off Limits.. Nessuno spargimento di sale, nessuno spazzaneve in via Camerlengo, e i miei genitori sono prigionieri in casa da venerdì 3 febbraio. Hanno pulito via di sotto, fino a via Pandolfi, ma come la salita si è fatta più ripida si son fermati. E’ Normale che in situazioni di emergenza la quotidianità si trasformi, si adatti all’emergenza, ma non troppo. Noi pretendiamo che  la strada sia percorribile, lì non si può circolare nemmeno con le catene, la neve è alta, nessuno del comune l’ha spazzata. La cosa che fa rabbia è chiamando i Vigili Urbani, e la Protezione Civile loro dicono «Ci segnali l’indirizzo. Provvederemo» ma nessuno provvede, nessuno ci dà retta e ci si sente pertanto anche presi in giro. Tutto ciò mi sembra ingiusto, perchè siamo pescaresi anche noi, anche se abitiamo in periferia, paghiamo regolarmente le tasse, e ci siamo trovati abbandonati. Non è una lamentela gratuita, ma è un mero e assai spiacevole dato.

Speriamo torni presto il sole.

 

Margherita Cetrullo