Pitchù li sha’arè tzèdeq. Gesù è Ebreo

Uomini e donne cristiani rimasero immobili davanti a vagoni stipati e spediti nei forni crematori. Il monito di Papa Francesco nel giorno della Memoria

Pitchù li sha’arè tzèdeq. Gesù è Ebreo

Pitchù li sha’arè tzèdeq. Gesù è Ebreo. Eppure uomini e donne cristiani rimasero immobili davanti a vagoni stipati di Ebrei spediti nei forni crematori. L’Annientamento nell’Olocausto è un supremo monito all’Umanità. Oggi, di nuovo, molti Ebrei scelgono di andarsene dall’Europa: 10mila emigrazioni in un anno dall’Europa Occidentale, soprattutto dalla Francia. Il rafforzamento degli studi relativi alla Shoah nelle scuole è una priorità assoluta, 71 anni dopo l’apertura dei cancelli del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau da parte dei Russi dell’Armata Rossa (27 Gennaio 1945-2016). Il XVI Giorno della Memoria della Shoàh. Papa Bergoglio dichiara al Tempio Maggiore di Roma: “La Shoah ci insegna che occorre sempre massima vigilanza, per poter intervenire tempestivamente in difesa della dignità umana e della pace. Proprio da un punto di vista teologico, appare chiaramente l’inscindibile legame che unisce Cristiani ed Ebrei. I Cristiani, per comprendere se stessi, non possono non fare riferimento alle radici ebraiche. La Chiesa, pur professando la salvezza attraverso la fede in Cristo, riconosce l’irrevocabilità dell’Antica Alleanza e l’amore costante e fedele di Dio per Israele. Attaccare gli Ebrei è antisemitismo, ma anche un attacco deliberato a Israele è antisemitismo”. L’antisionismo è la forma più moderna di antisemitismo. Sì alla riscoperta delle radici ebraiche del Cristianesimo. No ad ogni forma di antisemitismo, e condanna di ogni ingiuria, discriminazione e persecuzione che ne derivano. “Dopo i due secoli di disastri prodotti da nazionalismi e ideologie – osserva il Rabbino capo Riccardo Shemuel Di Segni – la violenza torna a scatenarsi alimentata e giustificata da visioni fanatiche ispirate dalla religione. E di nuovo si scatenano persecuzioni religiose. L’impulso distruttivo, in assenza di altri riferimenti e scuse, trova nella religione il sostegno e l’alimento”. L’invito a lavorare insieme per la Pace, la Giustizia e la salvaguardia del Creato. “Il popolo ebraico nella sua storia – ricorda Francesco – ha dovuto sperimentare la violenza e la persecuzione, fino allo sterminio degli Ebrei europei durante la Shoah. Sei milioni di persone, solo perché appartenenti al popolo ebraico, sono state vittime della più disumana barbarie, perpetrata in nome di un’ideologia che voleva sostituire l’uomo a Dio”. Il 16 Ottobre 1943, oltre mille uomini, donne e bambini della Comunità ebraica di Roma furono deportati ad Auschwitz. “Cristiani ed Ebrei hanno una grande parte di patrimonio spirituale in comune, pregano lo stesso Signore, hanno le stesse radici – insegna Papa Ratzinger – ma rimangono spesso sconosciuti l’uno all’altro. Spetta a noi lavorare affinché rimanga sempre aperto lo spazio del dialogo, del reciproco rispetto, della crescita nell’amicizia, della comune testimonianza di fronte alle sfide del nostro tempo, che ci invitano a collaborare per il bene dell’Umanità”. Ebrei, Cristiani e Musulmani sono chiamati senza esclusioni a questa responsabilità di pace. Dialogo, incontro, reciproco rispetto, che impongono alla logica e alla onestà intellettuale di non confondere la Shoah nè con gli “show” cinematografici nè con la “cultura gender” la cui legittima opposizione ultimamente appare sempre più declinata come “l’altra faccia dell’antisemitismo e dell’antisionismo”, una volgare accademica strumentalizzazione della Shoah! Le religioni possono e debbono essere attivamente motori di pace e non di guerra. Questo è il primo messaggio forte e chiaro pervenuto dalla Giornata del 17 Gennaio 2016 e dalla Giornata della Memoria della Shoah del 27 Gennaio 2016. “Per gli Ebrei – ricorda Fiamma Nirenstein – è l’anno 5776, un conto affettuoso e possessivo dalla nascita del mondo, ovvero da quando la Bibbia lo conta come tale. Non si deve lasciare che si neghi con abile mossa propagandista il fatto più che accertato che Gesù fosse ebreo, e che si induca l’assurdo falso storico di un Gesù palestinese”. La divisione tra Ebrei e Cristiani è un dato storico antico: “nelle diverse visioni – rileva il Rabbino capo Di Segni – può essere considerata un dramma, un enigma o un evento provvidenziale”. Dialogo possibile grazie a Giovanni Paolo II ed Elio Toaff. Che la loro memoria sia di benedizione. L’oblio del Giorno della Memoria? Il Terzo Rapporto sulla Percezione della Memoria nell’opinione pubblica: nel triennio 2014-2016 il tema del “Giorno della Memoria” è meno vivo nella mente degli italiani, tanto che sia le percentuali di ricordo spontaneo sia quelle di ricordo sollecitato sono oggi inferiori al 50 percento del campione. Il Figlio di Saul, il film di László Nemes, con la “benedizione” di Claude Lanzmann, per capire l’immensità della Shoah. Consigliabile è pure la visione di “Conspiracy, Soluzione Finale”, il film per la televisione del 2001 diretto da Frank Pierson, la cronistoria dettagliata della riunione tra i gerarchi nazisti che si tenne a Wansee (Berlino) nell’Inverno del 20 Gennaio 1942, dove fu pianificato nei minimi dettagli lo sterminio di oltre sei milioni di Ebrei. Il programma di Hitler prevedeva, solo in Europa, con la conquista della Russia, l’annientamento totale industriale di 11 milioni di Ebrei. Per poi decimare il resto del mondo! “Conspiracy, Soluzione Finale”, riadattamento di una versione del 1984, è un grande film da prima serata per il Giorno Della Memoria della Shoah. Giustizia però non è stata ancora compiuta. Nel 2016 siamo in attesa del grande Processo ONU versus i warlords responsabili di oltre 6,5 milioni di morti tra i civili inermi solo in Medio Oriente fin dal 1991. Il Tribunale Penale Internazionale dell’Onu, dopo la sconfitta di Daesh e compari grazie alla Russia del Presidente Vladimir Putin, avrà molte cause da istruire per decenni. L’impunità non sia più di casa sulla Terra. La lista degli attuali warlords neonazisti è completa. Proclamato il #kippahday per il 27 Gennaio. Attenzione al fascino assoluto davanti al male assoluto! Dilaga in Europa l’israelofobia. Che la memoria di Shlomit Krigman sia di benedizione.

 

 

(di Nicola Facciolini)