Piano rifiuti e Topo Gigio

Chi non si è attivato? Chi non ha monitorato? Non si sapeva che la discarica si sarebbe esaurita entro marzo?

Piano rifiuti e Topo Gigio

IL PIANO RIFIUTI E TOPO GIGIO - Ormai la vicenda della gestione dei rifiuti, conseguenza dell'esaurimento della discarica di Colle Cese a Spoltore, sta assumendo caratteri grotteschi. Com'è possibile che non si sia stata prevista e, quindi, controllata una simile situazione? A cosa sono serviti i milioni di euro che ogni anno finiscono nelle tasche dei vertici delle società di gestione e smaltimento dei rifiuti urbani? Chi ha redatto, programmato, sviluppato e controllato che il Piano Rifiuti della Regione Abruzzo venisse applicato alla lettera: forse Topo Gigio? Dunque, non ci sembra fuori luogo l'ultima esternazione del Governator circa la possibilità di portare tutti in tribunale. Peccato che questa scelta non servirà a scagionarlo dalla "responsabilità morale" di non aver vigilato - con la diligenza del buon padre di famiglia - , sul terriorio di cui è il primo rappresentante. 

CHIODI E LA MINACCIA DEL TRIBUNALE - "Se le inerzie e le inadempienze dovessero protrarsi al punto da giustificare da parte mia un'ordinanza emergenziale per la tutela della igiene e della sanita pubblica, è' ovvio che interverrò, ma accompagnerò il provvedimento con una denuncia agli organi competenti per verificare le responsabilità". Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenendo sulla questione dei rifiuti e aggiungendo che "in presenza di discariche disponibili ad accettare i rifiuti, è inaudito che rimangano i rifiuti per strada". "Ed è per questo motivo - prosegue Gianni Chiodi - che invito tutti i soggetti interessati a trovare un accordo perché i cittadini non possono pagare le scelleratezze, le inadempienze e i giochi politici, di un ceto dirigente inadeguato a tutelare i loro interessi"

IL RUOLO DEI CONSORZI INDUSTRIALI - Il presidente della Regione non ha mancato di chiarire la posizione della Regione. "Premesso che è compito dei Consorzi intercomunali attivarsi per tempo e raggiungere gli accordi per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, già da lungo tempo - sottolinea il presidente Chiodi - il servizio rifiuti dell'assessorato regionale aveva allertato i vertici del consorzio rifiuti dei comuni del pescarese, confermando comunque che la discarica di Colle Cese sarebbe stata chiusa tra febbraio e marzo. Nonostante questo, e facendo anche più di quello di avrebbe dovuto, venerdì scorso la Giunta ha individuato quattro discariche pubbliche sulle quali conferire i rifiuti. Il resto, con tutto quello che ne consegue - conclude il presidente - è figlio della mancata organizzazione di chi doveva attivarsi". Appunto: di chi? Come mai? Perchè non si è attivato solo ora? Mica può bastare la minaccia delle vie legali. Bisogna risolvere, controllare, programmare e soprattutto prevenire.

Marco Beffe