Pescara, vittoria storica ad Arezzo

Significativo 2-1 dei biancazzurri in Toscana

Pescara, vittoria storica ad Arezzo

PLIZZARI: la vittoria di Arezzo porta la firma anche del portierone biancazzurro che quando c'è da gettare il cuore oltre l'ostacolo non si tira mai indietro. Almeno un paio di grandi parate e un miracolo nel secondo tempo rendono la sua prestazione mia scontata e soprattutto decisiva. È davvero un peccato che alla fine della stagione dovrà cambiare maglia: una volta tanto, un grande portiere gioca con la maglia dei biancazzurri. Voto 7.5

FLORIANI: partita maschia per il terzino destro che quando c'è da fare a sportellate dice sempre la sua. Contro l'Arezzo una bella partita fatta di sovrapposizioni, cross, interdizioni, ma anche qualche fallo e qualche duello perso. Sarebbe richiesta una maggiore attenzione sulle verticalizzazioni avversarie, quando si fa scappare l'uomo sulla fascia, ma ha quasi sempre la forza e la prontezza di rientrare a chiudere. Nel complesso una gara più che positiva. Voto 6,5

BROSCO: partita diligente e prestazione intelligente per il capitano del Pescara che porta a casa una vittoria storica da un campo da sempre ostico nei confronti dei colori biancazzurri. È infatti il primo capitano del Pescara a vincere ad Arezzo. In copertura dà tutto. Un po' meno in avanti nonostante i molti tiri dalla bandierina confezionati durante la gara. Voto 6,5

DI PASQUALE: un urlo liberatorio per mettere alle spalle mesi di panchina e un autogol che fa male contro il Perugia. Il suo colpo di testa imparabile nella porta più vicina ai sostenitori del Pescara ricorda l'incornata di Benini nella penultima partita del campionato del 1986-1987, avvenuta proprio nella stessa area di rigore e sempre su azione di calcio d'angolo. Corsi e ricorsi storici che speriamo possano essere di buon auspicio per gli abruzzesi. Voto 7,5

MORUZZI: le prende e le dà durante tutta la gara, fino a quando viene sostituito da Milani al 62’ perché troppo nervoso. Si fa uccellare in occasione del gol dell’Arezzo quando vola per una spinta che l'arbitro non ravvisa, pur arrivando prima sul pallone rispetto all’avversario. Un’ammonizione potrebbe condizionare la sua partita, ma Brando ha le spalle larghe e non ci pensa due volte a metterci la gamba. Fa bene mister Zeman a tirarlo fuori dalla contesa prima di ricevere un secondo giallo che avrebbe potuto rendere ancora più difficile l'impresa biancazzurra. Voto 6

ALOI: match giocato con sciabola e fioretto dal centrocampista che abbina quantità e qualità come pochi quando è in giornata. Sfortunato l’Arezzo a trovarlo in grande spolvero. Tranquillità e testa alta sempre per lui, al quale manca solo la capacità di trovare la porta con continuità per poter essere considerato insostituibile sulla mediana adriatica. Voto 6,5

SQUIZZATO: giornata di grazia per lui che sventaglia a destra e sinistra palloni con precisione. Bravo anche nei filtranti che portano gli attaccanti biancazzurri alla conclusione davanti al portiere avversario. Nel primo tempo il suo gioiello più luminoso: un colpo di tacco di rara bellezza a smarcare Cuppone in area aretina. Peccato che poi l'attaccante non sia riuscito a battere il portiere avversario perché avrebbe dato ancor più lustro all’assist pornografico del metronomo. Voto 7

FRANCHINI: partita di quantità per il centrocampista, portato all'esasperazione dai continui scontri di gioco e dalle risse che scoppiano in campo come focolai nella seconda parte della gara quando gli animi si fanno più agitati. Per lui un contatto dopo l'altro che, per sua bravura, portano solo a un'ammonizione. Importantissima, a conti fatti, la sua prestazione: la sua umiltà è sinonima del Pescara operaio che porta a casa i 3 punti. Voto 6,5

MEROLA: zanzara impazzita nel primo tempo quando sblocca il risultato su calcio di rigore. La troppa voglia di ben figurare lo porta a sbagliare qualche conclusione di troppo sempre nella prima parte della sfida. Poi un bel colpo di testa nel secondo tempo, una bella fuga in area sempre nella ripresa quando offre un assist a Cuppone sul quale il compagno non arriva per una questione di centimetri. Poco concreto, come spesso accade, ma sempre importante la sua l'essenza in campo. Voto 6,5

VERGANI: gioca una manciata di minuti durante i quali si fa notare per aver rubato un buon pallone in area aretina e soprattutto, per la conquista del calcio di rigore che sblocca la partita. È particolarmente sfortunato perché, a causa dell'intervento che causa il penalty, è costretto ad uscire dal campo a spalla per un problema al ginocchio. Gara affrontata con il piglio giusto e con generosità. Voto 7

CANGIANO: due bei tiri da fuori area per l'attaccante che ci prova alla prima occasione disponibile. È uno dei pochi che tenta la strada del gol dalla distanza, segnale del fatto che crede nelle sue capacità, caratteristica fondamentale per un giocatore giovane che vuole emergere. La sua velocità nella corsa e la rapidità di esecuzione ne fanno un elemento molto importante nello scacchiere biancazzurro. Voto 6,5

CUPPONE: chiamato in causa all'improvviso dalla panchina per l'infortunio occorso a Vergani, ci mette un po' a entrare in partita, ma da quando accade non ne esce più. Ha un paio di opportunità per sporcare il tabellino nello spazio delle marcature, ma questa volta gli dice male. Se fosse più concreto, un po' come i suoi compagni di reparto, staremmo a parlare di un altro tipo di  campionato da parte dei biancazzurri. Voto 6

MILANI: entra al 62’ in soccorso a Zeman che deve necessariamente togliere dal campo Moruzzi, arrivato a un passo dalla seconda ammonizione. Il suo compito è quello di mantenere la calma affrontando gli ultimi tentativi dell’Arezzo di rimettere il match sul binario della parità. Riesce perfettamente in quello che gli viene richiesto e per questo motivo contribuisce degnamente alla vittoria. Voto 6

TUNJOV: in campo dal 71’ si vede davvero poco. Mai nel vivo del gioco, mai uno spunto interessante, mai davvero in partita. Peccato perché le sue qualità espresse all'inizio del campionato, da qualche mese a questa parte, fanno grande difficoltà a riemergere. Anche lui è oggetto di mercato e sembra avere la testa altrove. Voto 5,5