Perché intitolare una via a Berlusconi

Forza Italia vuol dedicare un tratto della riviera all’uomo di Arcore nella speranza che resti vivo il ricordo e che non scompaia il partito

Perché intitolare una via a Berlusconi

L’Italia è piena di strade e piazze intitolate a Garibaldi, Cavour, ai Caduti del Risorgimento, a quelli della Resistenza ed anche ad Ho Chi Min ed a Che Guevara. E siccome spesso la scelta di dedicare una strada ad un importante Personaggio è una scelta voluta dalla politica che in quel momento è al potere, poteva Pescara non dedicare a Silvio Berlusconi, non un vicoletto qualsiasi o una stradina secondaria, ma addirittura un’arteria principale di Pescara ad imperitura memoria dell’uomo di Arcore? Assolutamente no! Infatti l’Assemblea cittadina il 28 giugno scorso, ha deciso di intitolargli una strada approvando un ordine del giorno presentato da Claudio Croce ed altri Consiglieri di Forza Italia. Nel comunicato stampa con cui i forzisti rivendicano la nobile iniziativa, si sottolinea che la proposta è stata approvata all’unanimità, ma si tralascia di far presente il piccolo dettaglio che per protesta i Consiglieri di opposizione erano usciti dall’aula. Ma di che meravigliarsi se in onore dell’uomo di Arcore, morto il 12 giugno scorso, per quattro volte Presidente del Consiglio, il Governo di Centro Destra ha proclamato i funerali di Stato? E siccome sembrava poco, ad abundantiam, la Premier Meloni addirittura ha stabilito per il 14 aprile un giorno di lutto nazionale. Solo il rettore dell’università di Siena Tommaso Montanari ha avuto il coraggio di rifiutare l’obbligo di abbassare il tricolore a mezz’asta rischiando una condanna. Ma non per questo bisogna pensare che sia di poca rilevanza l’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Pescara che suggerisce di immortalare ‘il Caimano’ intitolandogli un tratto della riviera, quella che dalla Nave di Cascella arriva alle Naiadi. Forse non è assurdo sospettare che la proposta dei Consiglieri pescaresi di Forza Italia, più che la devozione verso il fondatore del partito, nasconda la paura che con la morte di Berlusconi, scompaia anche Forza Italia e con essa scompaiano anche le loro poltrone. Da questo timore può essere scaturito il tocco di genialità di far partire la futura via Berlusconi proprio dalla Nave di Pietro Cascella, quello stesso Pietro Cascella a cui Berlusconi commissionò “la volta celeste” il monumento funebre di Arcore a lui dedicato costruito affinché il trascorrere del tempo non ne cancellasse il ricordo.