"Pappa", prostitute e ladri

Montesilvano - Acciuffati tre malviventi: uno rubava nelle auto, i "magnaccia" chiedevano pizzo ad una connazionale

"Pappa", prostitute e ladri

"PAPPONI", PROSTITUTE E LADRI DI AUTO - Una città tranquilla? Tre arresti sono stati effettuati dai carabinieri di Montesilvano, al servizio del capitano Enzo Marinelli, in due diversi episodi. Il primo nella notte: per il reato di furto aggravato su diverse autovetture in sosta. Mentre gli altri due sono una tentata estorsione ai danni di una prostituta alla quale è stato chiesto di pagare il “pizzo” per esercitare la prostituzione sul lungomare di Montesilvano. 

LE INDAGINI SULLE AUTO DEPREDATE - A denunciare il furto sulle auto è stato il titolare di un’azienda. L’uomo ha contattato i militari dell’Arma dopo aver scoperto che su tre autovetture della ditta era stato sottratto materiale edile di vario genere (e cioè trapani, giraviti, compressori, ecc.). Per rubare l’autore aveva frantumato i vetri ed aperto i mezzi. Il ladro ha anche preso di mira anche un’altra autovettura, di proprietà una donna, parcheggiata nelle vicinanze delle altre tre e rubato un’autoradio. Il personale del Nucleo operativo e radiomobile, intervenuto sul posto per i sopralluoghi, ha intuito che l’autore dei ‘colpi’ potesse essere un pregiudicato che vive nella zona. Perquisita l’abitazione dell’uomo, Francesco Ballarini, 23enne di Montesilvano, è stato  rinvenuto nel garage tutto il materiale rubato, del valore di circa tremila euro, che è stato riconsegnato ai legittimi proprietari.  Per il Ballarini è stato tratto in arresto per il reato di furto aggravato e trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del processo per direttissima.

RICHIESTE ESTORSIVE - Il secondo episodio riguarda una prostituta romena 28enne che si è vista chiedere in più occasioni, dietro minacce verbali, la somma di 100 euro al giorno per poter esercitare la prostituzione sul lungomare di Montesilvano ed avere in cambio la cosiddetta ‘protezione’. Ad avanzare queste richieste erano due connazionali: Adrian Burlacu, 32enne, e Ionut Vasile Radut, 23enne, entrambi domiciliati a Silvi. La donna ha cercato di tergiversare in più occasioni, facendo intendere che guadagnava poco e che era costretta ad inviare il denaro ai familiari che vivono in Romania. Il suo “no” è stato accolto il malo modo per cui la romena, ieri pomeriggio, ha ricevuto la visita dei due connazionali nell’albergo dove pernotta. I due le hanno chiesto di uscire e salire in auto con loro ma lei, intimorita da quanto stava accadendo e immaginando conseguenze  più gravi, ha immediatamente allertato i carabinieri. Giunti sul posto hanno bloccato prontamente i due uomini aspiranti estorsori. Al termine degli accertamenti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno proceduto all’arresto dei romeni per il reato di tentata estorsione. Ora si trovano in carcere a Pescara, a disposizione del p.m., dott. Giuseppe Bellelli.

Redazione Independent

                                                                                                                                    il comandante