Oxford: la fine del mondo entro cento anni

il Global Challenges Foundation e il Future of Humanity, hanno annunciato una previsione che non fara' dormire milioni di persone

Oxford: la fine del mondo entro cento anni

L'universita' di Oxford e' in vita da 11 secoli. E da allora e' riuscita a creare il mito delle "previsioni che si verificano sempre". Quando Oxford parla, il mondo ascolta. Oggi, due dei suoi colleges, il Global Challenges Foundation e il Future of Humanity, hanno annunciato una previsione che non fara' dormire milioni di persone. Di che si tratta?

In sostanza gli scienziati di Oxford predicono la fine del mondo entro cento anni. Certo,per tanto tempo ci sono state previsioni del genere. Qualcuno ha addirittura predetto l'anno e il giorno in cui la Terra chiuderebbe i battenti.

Gli scienziati sorridono allorche' si ricorda loro quanto e' stato detto in merito. Ciarlatani sono definiti intenti a impaurire la gente e magari a guadagnare qualcosa...

Gli scienziati di Oxford hanno detto che e' impossibile parlare di date esatte per motivi semplici,e cioe' le diverse condizioni che negli anni affronteranno le cause che distruggeranno il nostro pianeta.Ecco perche' preferiscono  affermare che la fine potrebbe succedere nel giro di cento anni.

Ma quali e quante sono le cause destinate a chiudere la Terra?

Per gli scienziati non ci sono dubbi: trattasi del cambiamento climatico,ossia scioglimento dei ghiacci,il buco dell'ozono,il riscaldamento terrestre. Poi una guerra nucleare, potentissimi virus come ebola.

E, sempre per gli scienziati,esiste la possibilita' della esplosione di un super vulcano e un asteroide che colpisce la Terra.

C'e poco da stare allegri. L'unico punto che rasserena un po' riguarda la possibilita' che tutto questo avvenga nel giro di cento anni.Non si tratta di essere poco altruisti. Tra cento anni non saremo piu' su questa Terra. Tuttavia chi crede nella reincarnazione avra' la possibilita' di ricominciare e sfruttera' l'esperienza acquisita per evitare un'altra fine del mondo.

Un lavoraccio!

Benny Manocchia