Operazione "Clear Label" sulla pesca illegale

Nel mirino dell'attività costiera la tracciabilità dei prodotti, la concorrenza e la tutela del territorio: sequestri e multe per 50mila euro

Operazione "Clear Label" sulla pesca illegale

L’operazione di polizia marittima Clear Label sulla filiera della pesca, che a livello internazionale ha visto coinvolti 29 Paesi allo scopo di contrastare la contraffazione nel settore ittico e agroalimentare, è stata condotta dalla Direzione Marittima di Pescara in due periodi, rispettivamente dal 2 al 15 e dal 18 al 31 dicembre 2013.

L’operazione è stata svolta con controlli mirati lungo l’intera filiera della pesca, nell’ambito del territorio di giurisdizione, impiegando personale e mezzi che, presso i diversi Uffici dislocati lungo le coste abruzzesi, del Molise e delle Isole Tremiti, hanno eseguito controlli sia in mare, con l’impiego di motovedette del Corpo, sia nelle zone di sbarco del pescato, e nei punti dove il prodotto viene commercializzato (mercati ittici, pescherie e punti di ristorazione, nonché mezzi di trasporto).

La strategia di intervento ha visto una prima fase di “intelligence” indirizzata a raccogliere informazioni utili a massimizzare l’efficienza dei controlli svolti nella successiva fase operativa e mirati a verificare il rispetto della normativa di settore, a tutela del consumatore finale (in termini di qualità del prodotti ittico, sicurezza alimentare, specie protette e sottomisura) e dei cenoni natalizi e di fine anno.

Le infrazioni maggiormente rilevate hanno riguardato “l’inosservanza delle norme sull’etichettatura dei prodotti ittici” (mancanza di informazioni o errate informazioni al consumatore sul prodotto), e delle norme sulla “tracciabilità/rintracciabilità del prodotto ittico” (documentazione che consente di stabilire la storia e di seguire l’utilizzo e la provenienza del prodotto).

Particolare attenzione è stata dedicata al controllo dei punti di distribuzione di nazionalità orientale, dove sono stati rinvenuti diversi prodotti ittici congelati in confezioni prive di etichettatura e non tracciati, per i quali si è provveduto al sequestro amministrativo e all’elevazione delle relative sanzioni.

Nel complesso l’attività posta in essere nelle due regioni ha prodotto i seguenti risultati: 435 le ispezioni effettuate  45 le sanzioni amministrative elevate per un importo complessivo di
€ 49.750,33, 1 comunicazione di notizia di reato per pesca abusiva all’interno dell’area marina protetta “Torre di Cerrano”; 7 gli attrezzi da pesca sequestrati (“barattoli” utilizzati per la pesca abusiva dei polipi);  Kg. 57 di prodotto ittico sequestrato perché mancante della documentazione sulla tracciabilità e privi di etichettatura.

Redazione Independent