Omeopatia veterinaria

L'università di Teramo organizza un convegno sulla sanità animale "alternativa" alla medicina tradizionale

Omeopatia veterinaria

OMEOPATIA VETERINARIA: CONVEGNO ALL’UNIVERSITÀ. Medicinale omeopatico e Omeopatia veterinaria è il titolo di un convegno che si terrà giovedì 21 e venerdì 22 febbraio presso la Facoltà di Medicina veterinariadell’Università di Teramo, in piazza Aldo Moro. Si tratta di un’iniziativa di formazione sulle medicine non convenzionali veterinarie, parte integrante della Scuola di specializzazione in Sanità animale, allevamento e produzioni animali, aperta a medici veterinari, studenti di medicina veterinaria, farmacisti e medici.

Il convegno – patrocinato dalla Federazione italiana associazioni e medici omeopati e dall’Ordine dei medici veterinari di Teramo ‒ tratterà le peculiarità legislative del medicinale omeopatico veterinario, le applicazioni della medicina omeopatica agli allevamenti biologici, le attuali criticità nel campo della ricerca oltre che la formazione del medico veterinario esperto in medicine non convenzionali in genere.

I lavori della prima giornata avranno come focus principale gli aspetti legislativi, mentre quelli di venerdì 22 febbraio saranno dedicati alla clinica omeopatica e omotossicologica.

Le due giornate di convegno, con inizio alle ore 9.00, saranno moderate da Michele Amorena, docente della Facoltà di Medicina veterinaria, e da Maria Mayer, dottoranda in Scienze degli alimenti, entrambi dell’Università di Teramo. Interverranno Maria Desiderata D’Angelo, responsabile dell’area veterinaria del Centro di medicina omeopatica, Renata Calieri, del Dipartimento farmaceutico della Federazione italiana associazioni e medici omeopati, David Bettio e Alessandro Battigelli, della commissione per il farmaco della Federazione nazionale ordini veterinari italiani, Pietro Venezia, del comitato scientifico FederBio, Manuel Cascioli, veterinario esperto in omeopatia, omotossicologia e discipline integrate.

Per gli studenti che parteciperanno al convegno è prevista l’acquisizione di 1 credito formativo universitario (CFU).

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