Nuovo ospedale di Sulmona, posata la prima pietra

Previsti 10mila metri quadrati per una struttura moderna. D'Alfonso: "Un iter innovativo seguito con premura e atteso dalla città"

Nuovo ospedale di Sulmona, posata la prima pietra

NUOVO OSPEDALE SULMONA, SI PARTE. E' partita ieri, con la posa della prima pietra, la realizzazione del nuovo ospedale di Sulmona. Due le fasi del progetto che porteranno ad avere una nuova struttura sanitaria di 10mila metri quadrati. La prima fase prevede la realizzazione del primo blocco dell'ospedale: 4 piani per una superficie di circa 5mila metri quadrati, costruiti con moduli prefabbricati in acciaio vetro. Questa prima tappa del progetto, finanziato con partenariato pubblico-privato con la formula del leasing e che avrà un costo di circa 10 milioni di euro, su un totale di 18,500 milioni, sarà completata entro i primi mesi del 2016.

LA SECONDA FASE. La seconda fase prevede la realizzazione di altri 5mila metri quadrati per un costo di 8,500 milioni di euro. Presenti, tra gli altri, alla posa della primavera il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, l'assessore alla Sanita, Silvio Paolucci, il sindaco di Sulmona Peppino Ranalli, e il Manager della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, Giancarlo Silveri. Con il via libera alla prima fase dei lavori, é stata avviata anche la ristrutturazione dell'ala nuova dell'attuale presidio, per adeguarla alle norme antisismiche e per creare il collegamento con il nuovo ospedale.

D'ALFONSO. "Si tratta di un iter innovativo seguito con premura, atteso dalla città e dalla comunità di riferimento - ha sottolineato D'Alfonso - E' bene che quando si attivano le opere pervengano anche a conclusione. Oggi è la posa di una pietra simbolica dopo la quale ci attendiamo le mura, l'allestimento tecnologico e la piena capacità di funzionamento e di esercizio. Sono contento che in questo tempo nuovo, difficile ed esigente di finanza pubblica, si utilizzino anche le risorse normative perché li ci sono le iniziative innovative che vanno studiate, capite e messe in pratica. E qui siamo davanti a una procedura innovativa di leasing in costruendo, un partenariato pubblico-privato che se disciplinato con contratti rigorosi fa più uno il pubblico, altrimenti fa più cinque il privato".

L'APPALTO. L'appalto è stato aggiudicato al raggruppamento di ditte capitanato da INSO. In sostanza, l'opera, con la formula del leasing, sarà finanziata da due banche, Sardaleasing e Iccrea BancaImpresa. La Inso, insieme a Edilfrair, realizzerà le opere mentre altre due imprese, Sof e G.e.te., gestiranno la manutenzione edile e cureranno l'impiantistica della struttura per un periodo di 20 anni. La Asl, a partire dal collaudo di ciascun lotto, verserà alle banche finanziatrici un canone annuale di locazione durante i 20 anni, trascorsi i quali l'azienda sanitaria diventerà proprietaria dell'immobile, cioè delle strutture modulari. Tuttavia la Asl, in attesa di acquisirne la proprietà al termine dei 20 anni, potrà utilizzare l'immobile appena completati i lavori cioè, per il primo lotto, dai primi mesi del 2016 (forse già a gennaio).

I LOTTI. Nel primo lotto saranno collocati: depositi generali, magazzino farmaceutico, locali tecnici (piano interrato), Radiologia, ufficio servizio farmaceutico (piano terra), ortopedia (primo piano), chirurgia generale (secondo piano), urologia, Orl, oculistica, degenze dipartimento chirurgico (terzo piano) e, infine, impianti tecnologici (solaio o piano di copertura della struttura). Secondo lotto: locali tecnici, autorimessa ambulanze, spogliatoi e servizi, locale di manutenzione (interrato), pronto soccorso (piano terra), cardiologia, Utic e sala pace-maker (primo piano), medicina generale e Neurologia (secondo), lungodegenza e detenuti-degenze (terzo), impianti tecnologici (solaio o piano copertura). Nel primo lotto 70 posti letto per 722 mq; nel secondo lotto 59 posti letto e 608 mq.

Redazione Independent