Nuovi supermanager per AQ

Cortelli contro le consulenze: «Cialente basta così! Non abbiamo soldi e l'organico è più che sufficiente»

Nuovi supermanager per AQ

NUOVI SUPERMANAGER PER CIALENTE - Il consigliere comunale Fabio Cortelli di L'Aquila Oggi è intervenuto con un duro comunicato sulla questione dei due 'super consulenti' (Silvana Giangiuliani e Giorgio Lovil) che il sindaco di L'Aquila, Massimo Cialente, sarebbe in procinto di contrattualizzare. «Spero che la notizia sia infondata», ha commentato pubblicamente il consigliere comunale. «Il Sindaco - ha aggiunto - dovrebbe sapere che l'ente non è nelle condizioni economiche per permettersi un esborso di denaro per due consulenti. Da un lato si chiedono allo stato 30 milioni di euro per approvare il bilancio di previsione, e dall'altro il Sindaco pretende l'assunzione di due persone nel suo staff, sottovalutando di fatto le norme della spending review, che impongono un taglio di spesa alle consulenze negli Enti Pubblici, e alla luce della bocciatura da parte del MEF della  richiesta del city manager votata dalla maggioranza, tranne che dal sottoscritto, nell'ultimo Consiglio comunale».

QUANTO COSTANO? - Quanto guadagnerebbero questi consulenti? Non ci si potrebbe avvalere di figure professionali già in organico al Comune o delegare qualche Consigliere comunale per questi ruoli? La Giunta è al corrente di questa esigenza del Sindaco? Sono domande legittime alle quali Cortelli vorrebbe che «Cialente rispondesse a queste semplici domande. È ora che la smetta di pensare al Comune come a un giocattolo nelle sue mani. La smetta di fare richieste per inutili consulenti o city manager,  che in passato hanno portato solo a uno sperpero di denaro, e si rimbocchi le maniche, insieme a tutti noi che siamo stati eletti, per fare in modo che questa città risolva problematiche ben più importanti».

UNA CODANNA PER ABUSO? - Il consigliere comunale di L'Aquila ha infine aggiunto «da non sottovalutare che la Sig.ra Silvana Giangiuliani è stata condannata in primo grado a un anno di reclusione dal tribunale penale di Catania per abuso d'ufficio, reato poi caduto in prescrizione. Anche per una questione morale, sarebbe bene che il Sindaco tornasse sui suoi passi».ù

Reda Inde