Non spostate quel bicchiere

La costosissima opera giapponese finirà all'Università? Non la si poteva sfruttarla per fare marketing?

Non spostate quel bicchiere

WINE GLASSESS. MASCIA SPOSTA L'OPERA VOLUTA DA D'ALFONSO. Per il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, nato l'8 settembre - una data che riporta sempre alla mente la firma del celebre armistizio - oggi è una giornata storica. Ha detto proprio così, il legale italico-pescarese eletto sindaco nel 2009, annunciando «finalmente» lo spostamento del "costosissimo" simbolo del potere lettomanoppellese nell'amata Città d'Annunziana. «Pescara - scrive il Sindaco - celebra oggi una nuova giornata storica: finalmente, dopo quattro anni, potremo spostare dal centro della città lo Huge Wineglass, un’opera realizzata dall’architetto Toyo Ito e che purtroppo è andata in frantumi dopo appena 64 giorni dalla sua installazione in piazza Salotto». Il giudice del tribunale di Pescara Bortone, infatti, ha accolto l’istanza presentata dal Comune di Pescara a fine novembre, circa due mesi fa. «Un’istanza - aggiunge Mascia - tesa a dare una risposta alle decine di mail e di telefonate che quasi quotidianamente ricevo in Comune da parte di utenti che ormai vivono quel manufatto come un orpello, non lo sentono come parte del tessuto cittadino». E i tempi? «Ora attenderò di leggere il dispositivo per poi convocare subito un incontro teso a individuare modalità e soprattutto i tempi per tale rimozione, tempi che dovranno essere molto stretti per permettere al capoluogo adriatico di voltare pagina e pensare alla riorganizzazione della piazza, mentre, intanto, il fascicolo proseguirà il proprio iter dinanzi al Tribunale per individuare chiaramente le responsabilità del danno arrecato al ‘calice di vino’ e ovviamente anche all’immagine stessa della città». Così parlò Mascia, preannunciando anche una soluzione. Lo spostamento del "bicchiere rosso", costato ben 1,1 milioni di euro, presso gli spazi della Facoltà di Architettura oppure presso il Museo Vittorio Colonna, come si era impotizzato un tempo, ovvero anche all'Aurum. Ma comunque via, lontano, dagli sguardi degli ospiti, turisti e cittadini a passaggio nella Tienanmen d'Italia (Piazza Salotto).

LA NOSTRA IDEA. Sarebbe stato carino organizzare, anche a scopo di ritorno d'immagine, un concorso internazionale "creativo" allo scopo di trovare una soluzione per il Calice, magari coinvolgendo appunto le università di Design o, appunto, le Facoltà di Architettura. Probabilmente sarebbero venute fuori delle belle idee oppure delle cavolate ma, comunque, sarebbe stato un successo dal punto di vista mediatico. Toyo Ito è un'archistar ed il suo nome è onnipresente sulle pagine delle riviste specializzate, dunque il successo sarebbe stato garantito almeno dal punto di vista del marketig. Già ce lo immaginiamo: «Where is Pescara?» 

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