“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Movida rumorosa anche a Chieti: multe e sanzioni
Controlli della Polizia di Stato ai locali della movida
Comminate Sanzioni per inquinamento acustico
La Polizia di Stato, anche nello scorso weekend, ha proseguito nei controlli disposti dal Questore della provincia di Chieti sulla basedi quanto deciso dal Comitato Provinciale per l’Ordine e laSicurezza Pubblica nell’ambito dell’attività di prevenzione erepressione dei fenomeni di illegalità.
In questa occasione l’attenzione si è rivolta al territorio del vastese, ove è stata accertata la diffusione di musica dal vivo oltre il limite sonoro consentito dal Regolamento Comunale, tale da disturbare la quiete ed il riposo dei residenti.
Difatti, la musica, proveniente dall'interno di un esercizio pubblico,si diffondeva anche nella pubblica via adiacente e nel bar – locale di ridotte dimensioni - era stata installata una postazione per la diffusione di musica dal vivo con due casse elettriche, un mixer e 2 musicisti con chitarre elettriche, con un volume talmente alto da impedire la libera conversazione e far vibrare la pedana fissata al pavimento nel retro-bancone bar.
Alla richiesta dei poliziotti del Commissariato di P.S. di Vasto, il titolare ha mostrato la SCIA temporanea e la relazione tecnica non corrispondente alla strumentazione in uso, bensì riferibile ad un'altra apparecchiatura, spenta e non utilizzata.
Oltre alla segnalazione al Comune per le valutazioni di competenza, per tali violazioni verranno contestate al titolare:
Inoltre, nei giorni scorsi, nella cinta teatina, la Squadra Amministrativa della Questura e personale dell’Ispettorato del Lavoro e della ASL, a seguito di un controllo presso un bar self-service hanno comminato al titolare la sanzione amministrativa di circa € 10.000 per la presenza di un lavoratore in nero, omessa sorveglianza sanitaria e formazione/informazione del personale, mancata autorizzazione dell’installazione di telecamere di videosorveglianza, mancata applicazione delle procedure HACCP, per cui sono in corso ulteriori accertamenti da parte dell’Ispettorato del Lavoro e della ASL.