“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Maxi frode nel settore pellame: 13 imprenditori teramani e marchigiani indagati
Secondo le Fiamme Gialle sarebbero stati sottratti a tassazione venti milioni di euro
Sarebbero venti i milioni di euro sottratti a tassazione e dodici milioni le imposte non versate. Nel mirino della Fiamme Gialle sono finiti 13 imprenditori teramani e marchigiani, tutti operanti nel settore pellame. Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Teramo ha concluso una complessa e
articolata attività di indagine che ha permesso di smantellare un collaudato sistema fraudolento finalizzato ad
evadere le imposte e a disporre di denaro contante di origine illecita e di accertare le responsabilità di 13 soggetti per reati tributari.
Le investigazioni, scaturite da un controllo fiscale nei confronti di una società connotata da rilevanti indici di
pericolosità fiscale, hanno consentito di individuare una serie di “cartiere”, prive di operatività, che, mediante
l’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, hanno permesso a società compiacenti di
abbattere i ricavi conseguiti e di detrarre indebitamente l’Imposta sul Valore Aggiunto, sottraendo a tassazione
basi imponibili per circa venti milioni di euro e imposte dovute all’Erario per circa dodici milioni di euro.
Le attività si sono concluse con l’esecuzione di mirate verifiche fiscali nei confronti delle persone giuridiche
coinvolte, con il recupero delle corpose imposte evase e con la proposta all’Agenzia delle Entrate di cessazione
delle partite IVA delle società inesistenti e create esclusivamente per alimentare la citata frode fiscale.
Per le condotte illecite al vaglio della competente A.G., sulla base del principio di presunzione di innocenza, la
colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza
irrevocabile di condanna.




