Ma chi ha ragione?

I veleni di Campo Imperatore: polemica Cialente/De Matteis. Intanto gli impianti restano chiusi: vento a 140Km

Ma chi ha ragione?

MA CHI HA RAGIONE? E' polemica tra Massimo Cialente e Giorgio De Matteis dopo la riapertura (avvenuta ieri) degli impianti del Centro Turistico Gran Sasso, a Campo Imperatore. Il vicepresidente del Consiglio regionale ritiene che la funivia non sia in sicurezza e quindi debba restare chiusa. Cialente su Facebook ha risposto così: "Tutti ormai sanno che il Centro Turistico è allo stremo, in seguito alla folle assunzione di 35 dipendenti voluti da Tempesta e centrodestra, compreso quindi anche De Matteis, uomo forte di quell'alleanza politica, e dall'allora Presidente Piero di Piero. Al momento del mio insediamento trovai che l'allora assessore al Bilancio Giancarlo Silveri si era rifiutato di approvare il bilancio del Centro, e Tempesta aveva condiviso. Perché io approvai il bilancio? Perché se non l'avessi approvato avrei dovuto portare i libri in tribunale per aprire le procedure fallimentari. Questo avrebbe significato due cose: l'immediato licenziamento di 35 lavoratori nonché la vendita, e quindi lo smembramento, di tutte le proprietà del Centro Turistico. Cosa, questa, che avrebbe decretato la fine di qualsiasi ipotesi di rilancio del turismo su quel tesoro che è, potenzialmente, il Gran Sasso".

"STIAMO LAVORANDO COME MATTI". Cialente garantisce che "adesso stiamo lavorando come matti per avere questo rilancio entro il mese di febbraio. Risolto lo scorso anno il problema collaudo funivia, quest'anno vi era il problema Fontari. Tutti sappiamo che è un impianto obsoleto, che conviene cambiare, e che comunque richiede un intervento per almeno due milioni di euro. Quest'anno questi soldi non c'erano. Allora abbiamo deciso di investire quanto potevamo, attuando una procedura di progressivi interventi, tutto secondo legge e sempre guardando alla sicurezza. Se non avessimo fatto così, e quindi non riaprendo, il CTGS sarebbe morto del tutto. Tutti gli aquilani oggi dovrebbero tirare un sospiro di sollievo. De Matteis no. L'odio di parte che muove questo pseudopolitico aquilano è tale che, pur di vedere la mia amministrazione in difficoltà, si batte contro gli interessi della città".

LA REPLICA DI DE MATTEIS. Non si è fatta attendere la replica di Giorgio, che in una nota afferma: "Secondo Cialente è una colpa voler tutelare gli interessi dell'Aquila, offesa dalle sue menzogne. La nostra volontà oggi è più che mai quella di tutelare il Gran Sasso e il Centro turistico, per dare un futuro reale a questa importante realtà economica. Agli insulti vigliacchi di Cialente su Fb replico riproponendo delle domande alle quali un Sindaco normale e non delirante come il nostro risponderebbe. E' vero o non è vero, caro Sindaco, che l'ing. Cordeschi aveva segnalato i problemi degli impianti sin dal maggio di quest'anno? E' vero o non è vero, come scrive Comola, che lui, Cialente, ha scelto la ditta che ha eseguito i lavori sul Gran Sasso? E' vero o non è vero che esistono relazioni tecniche dal giugno ad oggi, che segnalano gravi carenze tecniche mai smentite? E' vero o non è vero che avrebbe dovuto procedere alla gara di privatizzazione del Gran Sasso? È vero o non è vero che il consiglio di amministrazione era stato avvertito, sin da luglio, dal dottor Perrotti di gravi inadempienza, fonte di responsabilità amministrative e civili?". E allora, Massimo? E' vero o non è vero?



Marco Sette