M5S: affinità e divergenze tra il caso Bracco e la nomina di Ranieri

L'attivista grillino Saturnino Iacobucci di Pratola Peligna solleva una riflessione interessante e si chiede: "Esistono delle similitudini?"

M5S: affinità e divergenze tra il caso Bracco e la nomina di Ranieri

SATURNINO SI FA UNA DOMANDA. Esistono delle similitudini tra il "caso" Leandro Bracco, il giornalista di Roseto degli Abruzzi che ha accettato l'offerta della delega alla Cultura, estetica e creatività da parte del Governatore Luciano D'Alfonso, e la "nomina" al Consorzio di Bonifica Aterno-Sagittario del consigliere regionale Gianluca Ranieri? Ad affrontare queste spine nel progetto “Movimento 5 Stelle” è l'attivista Saturnino Iacobucci di Pratola Peligna, che torna a chiedere "biasimo e condanna" per l’azione di Bracco "perché, anche se nella sua intenzione c’è la volontà di fare opera buona, ha rotto un patto che lo impegna in una lotta unitaria all’interno del Movimento per trasformare nel profondo lo stato delle cose".

LE DUE AZIONI. Tuttavia, si domanda Iacobucci, "pensate che l’azione di Ranieri nel nominare un consigliere nel “Consorzio di Bonifica Aterno-Sagittario” sia diversa nella sostanza dall’azione di Bracco? Senza voler considerare che la persona da Lui indicata ha un percorso politico tutto dentro Forza Italia, ha agito senza consultare il territorio dove opera il Consorzio. Nell’Assemblea regionale dove gli è stato contestato il fatto, il Gruppo si è dichiarato estraneo alla sua azione". Ciò significa, rimarca Iacobucci, che Ranieri "ha agito in solitaria autonomia tenendo nascosta la sua scelta sia al gruppo sia al territorio ignorando il generale detesto per quelle liste da cui scegliere, formate in generale da riciclati e opportunisti su cui ricade parte di responsabilità del civico malcostume. Certo, il danno generato dalle rispettive azioni è diverso nella dimensione, ma è simile per ogni altro aspetto".

LEANDRO E GIANLUCA TORNINO SUI PROPRI PASSI. Secondo Iacobucci, dunque, "sia Bracco sia Ranieri devono tornare sui propri passi per essere in armonia e in sintonia con il Movimento nel suo insieme". Il Gruppo Consiliare deve "avere un comportamento uniforme e imparziale. Deve condannare e richiamare al proprio dovere sia l’uno sia l’altro pretendendo di recedere dalle loro scelte".

Carolina Mattucci