Le battaglie femminili sono vittorie a parte

Donne che per inettitudine, insicurezza o consenso, crocifiggono altre donne

Le battaglie femminili sono vittorie a parte

LE BATTAGLIE FEMMINILI SONO VITTORIE A PARTE. Non lamentatevi perché siete donne, biasimate voi stesse per essere donne che non comprendo le donne. Invidiose, sciocche, radicate allo stereotipo di immagine senza sostanza, inchiodate all'accettazione maschile. Fatico a capacitarmene, donne (indubbiamente piccole in termini di umanità) che tacciano altre donne di chissà quale crimine, solo perché sono più alte, più bionde, prosperose, più intelligenti, dolci, accondiscendenti, sensibili; o nel caso di Silvia Romano, semplicemente più umane. Voi non siete donne, siete mostri, siete esseri inqualificabili. Eppure, in modo illogico, proverei dispiacere se una di voi dovesse attraversare quello che ha passato questa Silvia. Voi, donne disperate perché con i guanti non potete mostrare il talento di art nails che vi costa 15 euro per unghia. Donne con il cruccio della ricrescita, e non intendo quella neuronale. Ma sul serio? Il vostro malessere vi spinge a questo? Posso comprendere, seppur non giustificare, gli uomini: da sempre alla ricerca dell'approvazione femminile e timorosi del rifiuto o della derisione femminile. Comprendo che gli uomini esternino ogni loro più recondita perversione e possano attribuirla alla vittima di turno. La loro è mediocre frustrazione da testosterone è nota; ma voi?! Comprendo la polemica politica scatenata dalla vicenda: ci sono tantissimi argomenti affossati mentre si osserva un dito che indica la luna. Mi capita sovente di citare una frase di Orson Welles “Se non esistessero le donne, staremmo ancora accovacciati nelle caverne a mangiare carne cruda. Ci siamo civilizzati solo per fare buona impressione sulle nostre fidanzate.” Piccolo, seppur non trascurabile dettaglio: nella ricerca della parità, tanto quella salariale che quella sociale, ce ne siamo dimenticate; ci siamo dimenticate della nostra forza per combattere l'una contro le labbra, le gambe o le tette di un'altra. Se il vostro partner vi ha tradito, vi tradisce o lo farà; la colpa non è di un'altra donna. Non prendetevela a casaccio perché avete trovato l'ennesimo coglione. La situazione attuale, quella generata attorno a Silvia, desta maggiormente la mia indignazione perché strumentalizzata, perché se fosse stato Silvio o Ambrogio nessuno avrebbe ipotizzato di rapporti sessuali con i rapitori. Nessuna donna avrebbe scritto “ha cercato il big bamboo”. Nessuno ha ipotizzato una simile situazione per: Alessandro Sandrini, il presunto rapinatore bresciano liberato a maggio 2019. Mi guarderei bene bene dal giudicare, a suo carico solo un paio di rapine, non era certo una donna che li aiutava a casa loro. Già, Alessandro Sandrini, l'uomo di Folzano indagato per un paio di rapine a mano armata e ricettazione, per il quale era stata richiesta la custodia cautelare in carcere pochi mesi prima del sequestro, liberato il 22 maggio 2019 a Idlib. Eppure non ho visto titoli a tre colonne del tipo “Abbiamo liberato un criminale”, nessuno ha commentato che nel video della sua cattura fosse vestito come di arancione no-vax. Urlatelo ora, chiedete quanto ci è costato, se ha benevolmente concesso l'ano ai suoi rapitori e il maltolto a chi l'ha sottratto. 2016 Sandrini parte poco prima di un ordine di custodia cautelare nei suoi confronti e va al confine tra Siria e Turchia. In quel periodo, mi riferisco all'ottobre 2016 sia Turchia che Siria, non sono esattamente il posto più tranquillo, ma su Sandrini e sulla sua liberazione solo giubilo e nessun dubbio. Quanti si sono interrogati per conoscere la sua confessione religiosa dopo il rapimento? Eppure, con sommo gaudio e poco intelletto, qualcuno posta fieramente la foto di Fabrizio Quattrocchi per fare un raffronto con Silvia, la differenza tra militari e volontari esula dalle competenze di certi soggetti e questo ne testimonia la pochezza morale. Non esiste correlazione tra le due cose, salvo che il volontariato non si faccia dopo l'addestramento militare. Ma davvero devo spiegarvi anche le crociate? Se da un lato comprendo l'esaltazione maschile per chi dimostra di avere le palle e comunque cade come un birillo del bowling, non giustifico le donne. Ma oltre ai mancati colpi di sole a causa del lockdown, che avete in testa? Odio, livore, superficialità, rabbia, invidia, fuochi d'artificio non esplosi a capodanno? Per quale oscena ragione non provate piacere per una storia a lieto fine? Avete bisogno di odiare per sembrare alternative, per piacere ad altri perché non vi piacete affatto? Ma questo non riguarda solo Silvia, questo è esteso anche ad altre donne: ieri la ministra Bellanova ha raggiunto il suo obiettivo, da parte di uomini e donne sul suo profilo twitter insulti indegni. Dalla mia ne sono felice per lei, per i migranti che otterranno maggiori dignità e diritti, però poi leggendo i commenti al post della Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali trovo commenti di chi lavorando nell'industria ha presumibilmente perso il lavoro, mi posso fare un paio di domande sul quoziente intellettivo dei replicanti; ma resto contenta per il successo di Teresa Bellanova, indipendentemente dalle valutazioni soggettive di natura estetica espresse. Il suo successo resterà indigesto a chi preferisce una caprese a basso costo in termine di prezzo, ma non certo in termini umani. Perché a ben guardare la battaglia della Ministra Bellanova mina anche le certezze dei “pomodori” a basso costo. Perché i diritti altrui non possono e non devono incidere su alcuni portafogli. Poveri bambini del Congo mandati a recuperare il coltan, piccoli adolescenti cinesi assoldati per assemblare Alexa, i disperati sfruttati dai laogai; per loro è facile fingere una distante pena interrogando il cybertotem sulle news di tendenza. Comodo l'apparente contrizione in pochi caratteri che mutano al soffiar del vento. A voi la strega di Biancaneve fa una pippa, con i guanti e tanto di disinfezione! Mi rivolgo alle donne, perché nonostante tutto è grazie a voi, a noi, possono rischiare di essere migliori; educando i vostri figli, migliorando voi stesse non ciò che vorreste sembrare, perché gli occhi maschili vi guarderanno sempre nel solo modo che hanno appreso, e questo dipende sempre da voi. Provate, magari per sbaglio, a ricordare che l'umanità non segue la tendenza, bensì l'etica; e che tra etica ed estetica c'è ben più di una sillaba.

MonEle