La Costituzione Italiana e il Patto del Nazareno

Il Pregiudicato (Berlusconi) e lo Spregiudicato (Renzi) vorrebbero riscrivere 47 articoli della Carta. I Padri Costituenti i Calamandrei, Parri, Togliatti, De Gasperi, Einaudi e Terracini impiegarono

La Costituzione Italiana e il Patto del Nazareno

LA COSTITUZIONE ITALIANA ED IL PATTO DEL NAZARENO. Renzi si è vantato davanti ai suoi dicendo: "Non è cosa di tutti i giorni fare una riforma costituzionale in quel modo". Infatti, forte dell'effimero Patto del Nazareno vorrebbe muscolarmente riscrivere ben 47 articoli della Costituzione, quando i padri costituenti Calamandrei, Parri, Togliatti, De Gasperi, Einaudi, Terracini ecc., e non il Pregiudicato e lo Spregiudicato, impiegarono quasi due anni per scriverla pervenendo dopo serrato confronto, ad una felice sintesi tra i valori della cultura marxista, liberale e cattolica. I principi morali che hanno ispirato Berlusconi e Renzi sono un tantino meno nobili di quelli fondanti la Carta costituzionale del 1948. Oggi l'ultimo dei problemi dell'Italia, investita da una crisi di proporzioni mai viste, è quello della modifica della Costituzione, eppure i mass media e la politica ci fanno credere che il nostro futuro dipende dalla riforma costituzionale. In ogni caso, ammesso e non concesso, che delle modifiche siano necessarie, il patto traballante scritto segretamente al Nazareno tra i due Soloni della politica, non può essere preso a modello ispiratore per la riforma della nostra legge fondamentale. La maggioranza che sostiene il governo avrebbe dovuto coinvolgere le espressioni delle varie forze sociali culturali e politiche del paese. In sostanza Renzi avrebbe dovuto far sua la nota riflessione di John Adams e trarne le conseguenze. Il secondo Presidente Usa infatti sostenne che: "Se tu hai una mela ed io ho una mela e ce la scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea ed io ho un'idea e ce la scambiamo, abbiamo entrambi due mele". Ma il Pregiudicato e lo Spregiudicato hanno optato per una politica muscolare in stile P2 scontentando, oltre a Sel, M5S, Lega Nord, anche numerosi Senatori appartenenti al Pd e a Forza Italia.

LO SCIVOLONE DELLA MAGGIORANZA SULL'EMENDAMENTO LEGHISTA. Mano mano che l'ostilità alIa controriforma si fa più forte sia nel paese che nel Senato, dove il governo è caduto su un emendamento su temi etici a firma del leghista Candiani e votato a scrutinio segreto, il patto del Nazareno diventa meno segreto e sempre più trapelano inquietanti indiscrezioni su quell''accordo del gennaio scorso. Berlusconi giorni fa, durante una cena con i suoi, ne ha, forse involontariamente, rivelato alcuni contenuti. Ha ammesso che a lui stanno particolarmente a cuore la riforma della giustizia e la legge elettorale con parlamentari nominati e non eletti. Ha infatti affermato: "Ma cosa volete che m'importi del Senato, questa è una cosa di Renzi, io il patto del Nazareno l'ho fatto per la giustizia e la legge elettorale. Se non c'è l'Italicum con i nominati io come vi riporto alla Camera?" Pare anche che il famoso patto, contenga un protocollo su come pervenire alla nomina del prossimo Presidente della Repubblica il cui nome non sarà quello di Romano Prodi inviso in particolar modo al Pregiudicato.

PER RENZI IL PATTO CON BERLUSCONI E' UN ATTO PARLAMENTARE (MISTERIOSO). Visto che l'accordo sempre più assumeva le sembianze del segreto di Pulcinella, lo stesso Renzi durante la riunione della direzione del 30 luglio se ne è uscito sostenendo, con la massima serietà, che il patto del Nazareno " è un atto parlamentare, può piacere o no ma è un atto parlamentare". Inoltre per Renzi  quello strano patto, assunto ad atto parlamentare, non conterrebbe nulla di segreto benchè il suo contenuto fosse per lo più ancora avvolto nel mistero e noto nei dettagli solo a pochi intimi. Si incrina anche l' immagine simpaticamente positiva del giovane'ex sindaco di Firenze, quello che per Martelli somiglia a Craxi in quanto a decisionismo, e che con sicumera giorni fa affermava "andremo avanti nonostante urla e insulti". Sono molti infatti quelli che hanno notato come ultimamente apparisse meno sicuro delle sue convinzioni, tanto da prefigurare la possibilità di apportare modifiche all'Italicum proprio sulle preferenze e sulle soglie di sbarramento nel tentativo di calmare le proteste dell'opposizione di Sel e Ncd in particolare.

LA COSTITUZIONE E' LA NOSTRA MAMMA ED E' LA PIU' BELLA DEL MONDO. Molti degli italiani, che considerano il patto del Nazareno una sorta di riedizione della P2, probabilmente saranno stati influenzati dal genio di Roberto Benigni che li ha portati non solo a rispettare, ma addirittura ad amare la legge fondamentale della nostra Repubblica. Il 17 dicembre 2012 su RAI 1 commentò i primi 12 articoli della Costituzione da lui giustamente definita "la più bella del mondo". Quella sera davanti ai televisori con uno share del 43,3%, c'erano quasi 13 milioni di italiani ad assistere alla sua stupenda performance. Tra le altre cose il premio Oscar de "la vita è bella", aveva paragonato la nostra Costituzione ai 10 comandamenti dicendo: " Avete visto i 10 comandamenti? E' tutto un no: non desiderare quello, non desiderare quell'altro, non rubare, non fornicare. La Costituzione è tutto un sì, sì, sì, desiderare, desiderare, è tuo. Il bisogno si placa, il desiderio mai....è la legge del desiderio, è la Costituzione italiana. Hanno fatto diventare legge un sentimento! Hanno fatto diventare un sogno legge".

Foto: Pep Marchegiani

Clemente Manzo