L'ordine di Sel: votate Bersani

Vendola «Siamo più vicini al segretario Pd che a Renzi». Ma quanti Casini se cambia la legge elettorale?

L'ordine di Sel: votate Bersani

VERSO IL BALLOTTAGGIO: SEL APPOGGIA BERSANI. Il ragionamento è chiaro. E non fa una grinza. La prova è nelle parole del "Governatore coll'orecchino", leader di Sinistra, Ecologia e Libertà, fortissimo di un consenso di quasi 600mila persone: tanti, infatti, sono gli elettori del centro sinistra (15,6%) che hanno scelto Nichi Vendola. Poco meno di 24 ore fa, ma anche prima del voto del 25 novembre, il politico pugliese aveva detto «Siamo più vicini al segretario Pd che a Renzi». Un'indicazione, forte e chiara, e che ha preannunciato il sostegno di Sel a Pier Luigi Bersani nel ballottaggio di domenica 2 dicembre. Ma c'è un interrogativo: ed è grosso come una casa. Gli accordi tra Bersani e Casini valgono ancora? Prima dell'uscita della "Lista per L'Italia" il "patto" sembrava di "ferro", anche in virtù della probabile, futuribile, modifica alla legge elettorale. E, se ciò dovesse accadere, col premio di maggioranza al 42,5%: come la mettiamo? Vendola ha da sempre chiesto di prendere "distanze" da possibili tentazioni "centriste". Ma, se il quadro politico è quello che è, cosa sarà della probabile futura coalizione di governo? Il rischio - è storia vecchissima - è quello di tornare alle urne, poco dopo, a causa dell'ingovernabilità del paese. O, peggio, una manovra bis di Napolitano per riportare alla "governance" dell'Italia il professore dell'Università Bocconi. 

I NUMERI DI SEL A PESCARA. L’assemblea di Sinistra Ecologia e Libertà valuta positivamente il risultato ottenuto da Nichi Vendola nella provincia di Pescara nel primo turno delle primarie della coalizione di Centro Sinistra “ Italia Bene Comune”. Agli ottimi dati della città capoluogo (23,46%), vanno ad aggiungersi i centri principali dell’area metropolitana: (Montesilvano 25,44%, Spoltore 22,08%). In tre piccoli centri, Moscufo, San Valentino e Montebello di Bertona, Nichi Vendola è stato il candidato più votato. Il dato complessivo della provincia è di 2840 voti, pari al 19,58%, ben quattro punti sopra la media nazionale. Per il secondo turno, l’assemblea ha deciso all’unanimità di dare indicazione di voto per Pierluigi Bersani perché la sua proposta si colloca all’interno della carta d’intenti firmata da SEL, PD e PSI, perché ha detto con chiarezza che bisogna porre fine alle politiche liberiste, che bisogna mettere il lavoro al primo posto, perché ha una visione del centro sinistra come coalizione plurale, contro la “vocazione maggioritaria” dell’altro candidato al ballottaggio. I militanti di SEL saranno, quindi impegnati in questo ultimo scorcio di campagna per le primarie per invitare al voto chi si è già espresso al primo turno e per consolidare il grande risultato di partecipazione fin qui registrato.

Marco Beef