Incendio doloso al “Cohiba”: ad appiccare il fuoco fu la titolare del locale

Per i carabinieri di Chieti che hanno seguito le indagini non ci sono dubbi. Nei guai una 36enne originaria di Pescara destinataria anche del divieto di dimora

Incendio doloso al “Cohiba”: ad appiccare il fuoco fu la titolare del locale

INCENDIO DOLOSA "COHIBA": AD APPICCARE IL FUOCO FU LA TITOLARE. I Carabinieri del di Chieti avrebbero individuato il responsabile dell’incendio divampato nel circolo privato “Cohiba” di Chieti Scalo, la sera del 27 ottobre 2015. Per gli inquirenti fu infatti la titolare, una 36enne originaria di Pescara, a scatenare le fiamme che poi danneggiarono seriamente la struttura sino a comprometterne l’agibilità dell’intero stabile. Le indagini, condotte attraverso l’ascolto di tutti i possibili testimoni, la ricerca di immagini in tutte le telecamere di videosorveglianza e corroborate dalla relazione tecnica dei vigili del fuoco, si sono immediatamente indirizzate sulla natura dolosa dell'evento. Dal confronto delle dichiarazioni acquisite, in particolari su orari di presenza e sulle azioni compiute negli orari degli avvenimenti, sono emerse delle inconguenze. Così è stato possibile è stato possibile ricostruire che l’ultima persona che ha lasciato il locale, richiudendone le porte all’uscita, è stata proprio la ex esercente, allontanatasi giusto pochi minuti prima che le fiamme appena innescate divampassero con la loro forza devastatrice. Soltanto il tempestivo intervento di un residente del vicinato, che ha tentato di contrastare il fuoco con una pompa da giardino, e l’altrettanto celere sopraggiungere dei Vigili del Fuoco, hanno potuto evitare ben più drammatiche conseguenze. I motivi che hanno potuto condurre la donna a compiere l’azione delittuosa sono verosimilmente riconducibili ai dissapori creatisi con i proprietari dell’immobile e del circolo, verso i quali la stessa aveva rancori anche a seguito dell’imminente sfratto, da eseguirsi il 29 ottobre 2015 e causato dalla persistente morosità nel versamento dei canoni di locazione. Contrasti già sfociati in varie denunce per minacce ed ingiurie. La donna, che è stata denunciata per il reato di incendio, è stata anche destinataria della misura cautelare del “divieto di dimora”.

Redazione Independent