Imprese, il terziario chiude il 2014 in sofferenza

Il prezzo più alto viene pagato dai negozi al dettaglio non alimentari. "Servono interventi radicali", dice Daniele Erasmi, presidente di Confesercenti

Imprese, il terziario chiude il 2014 in sofferenza

BUON ANNO! Il terziario chiude il 2014 in sofferenza. Secondo Confesercenti, infatti, nel 2015 sono 641 le imprese commerciali e 404 le attività turistiche fra alberghi e ristoranti che non rialzeranno la saracinesca.

L'EPICENTRO A TERAMO. L'epicentro della crisi del commercio, secondo Confesercenti, si registra in provincia di Teramo. Il cuore del problema è nei negozi al dettaglio non alimentari. "Servono interventi radicali, gli operatori resistono perché vedono la fine del tunnel", dice Daniele Erasmi, presidente di Confesercenti Abruzzo.

Redazione IN