Grande Pescara, piccolo Abruzzo. I "tempi" si allungano per timore del voto

Nonostante gli annunci il progetto di fusione di Pescara con Spoltore e Montesilvano è ben lontano dal divenire realtà. Intanto Di Carlo interrompe lo sciopero della fame

Grande Pescara, piccolo Abruzzo. I "tempi" si allungano per timore del voto

GRANDE PESCARA, PICCOLO ABRUZZO. Come ben descritto negli articoli del quotidiano online SpoltoreNotizie.it la politica locale sta incontrando parecchie "difficoltà" nel rispettare la volontà espressa dai cittadini in occasione del referendum del 25 maggio 2014 (e forse ne intuiamo anche le ragioni). Infatti, al di là degli annunci e degli "annuncisti", il progetto di fusione nella Grande (o Nuova) Pescara dei tre comuni (Pescara, Montesilvano e Spoltore) è ancora ben lontano da quanto detto dal consigliere regionale Riccardo Mercante (M5S) che immagina addirittura di un "rush finale". Il pescarese teatino Andrea Catena, uomo di fiducia del governatore Luciano D'Alfonso, ha ripsosto al capogruppo 'grillino' spiegando che "è ferma intenzione del Presidente della Giunta Luciano D'Alfonso rispettare l’impegno assunto in Consiglio Regionale ad attuare nel suo indirizzo il Referendum presentando entro il 30 gennaio una proposta". Ma nei fatti i problemi sono tanti e le divisioni all'interno degli stessi democrat evidenti tanto è vero che riportiamo le parole le posizioni nettamente contrastanti del sindaco di Pescara Marco Alessandrini e quella di Luciano Di Lorito, primo cittadino di Spoltore. Col primo che è favorevolissimo al matrimonio "dopo un periodo di fidanzamento" mentre il secondo che invece non ne vuole assolutamente sapere di accasarsi "altrove". Inoltre il rapporto si "complica" con Francesco Maragno, esponente del centrodestra oltre che sindaco della Quinta Città d'Abruzzo (Montesilvano), il quale addirittura si "allarga" a nord con Città Sant'Angelo ed a sud coinvolgendo, appunto, anche Francavilla al Mare. Infine va ricordato, e non è un particolare irrilevante, che oltre la calendarizzazione del progetto di Legge sulla Grande Pescara è necessario anche che questi superi la prova dell'Aula: e non è assolutamente un dettaglio irrilevante viste le considerazioni di cui sopra. In attesa della "schiarita" registriamo per fortuna l'interruzione della protesta Alessio Di Carlo, che era in sciopero della fame da diciannove giorni e che avrebbe potuto compromettere gravemente la sua salute a causa dei tempi da calende greche della politica (e della paura di tornare al voto). 

Redazione Independent