Giallo Dedalus in Regione. D'Alfonso minaccia esposti in procura

Il governatore d'Abruzzo chiede di conoscere il "curriculum vitae" del fascicolo sanitario elettronico, quanto è costato e chi sono i responsabili

Giallo Dedalus in Regione. D'Alfonso minaccia esposti in procura

GIALLO TECNOLOGICO IN REGIONE. D'ALFONSO MINACCIA ESPOSTI IN PROCURA. Cresce il mistero intorno a Dedalus, la piattaforma informatica Medici di Medicina Generale (MMG) meglio nota come "Dedalus". E il "giallo" s'infittisce perchè il governatore d'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, che vuole vederci chiaro, non è ancora riuscito a scoprire il "curriculumo vitae" del progetto: cioè a che punto si trovi il progetto del fascicolo sanitario elettronico, i costi sostenuti e, soprattutto, capire quali siano stati gli impedimenti rilevati che ne hanno impedito la rinvenibilità operativa. 

Nella lettera scritta al direttore del Sistema Informativo Regionale Domenico Longhi si legge chiaramente la preoccupazione del governatore D'Abruzzo. "Sono 15 giorni - parla D'Alfonso - che l'opinione pubblica sta seguendo con sconcertante interesse la questione connessa al dossier amministratico, contrattuale e finanziario riguardante il progetto Dedalus che per missione doveva insidiare il fascicolo sanitario elettronico".

Nello specifico si chiede: 1) quanto è costato il progetto fino ad oggi; 2) Quali sono le figure amministrative che ne hanno determinato la proceduralizzazione contrattuale; 3) quali e se sussistono situazioni di contenzioso con Dedalus; 4) Se è possibile recuperare la dotazione eventualmente messa in campo da Dedalus per insidiare il fascicolo sanitario elettronico.

Infine l'avvertimento. "Il presente foglio, per ragioni che non abbisognano spiegazioni, va assunto quale priorità e riscontrato a vista, poichè voglio essere in condizioni di riferire in Aula consiliare in occasione della prossima seduta e, se la mia valutazione ponderata lo riterrà, rinvenendo profili di responsabilità penale o contabile, devo aver modo d'interpellare l'Autorità giudiziaria competente". 

Lo scorso primo novembre il consigliere regionale Domenico Pettinari aveva depositato un'interpellanza allo scopo di chiarire la questione che, a questo punto, sembra più ingarbugliata di quanto si possa immaginare.

Redazione Independent