Fermati al casello Pescara Nord con un chilo di cocaina e 5mila euro in contanti

i due di origine albanese avvano provato a disfarsi della droga lanciandola dal finestrino

Fermati al casello Pescara Nord con un chilo di cocaina e 5mila euro in contanti

Avevano oltre un chilo di cocaina e 5mila euro in contanti: arrestati due uomini al casello di Città Sant'Angelo. Operazione antidroga dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara. Nel pomeriggio di ieri i militari hanno fermato due persone mentre viaggiavano a bordo di un’utilitaria, nei pressi del casello autostradale di Pescara Nord. I due individui, nel corso del controllo senza un apparente motivo, sin da subito apparivano piuttosto nervosi, e, pensando di non essere stati visti, avevano lanciato lontano dall’auto un involucro, prima di scendere dal mezzo. I Carabinieri, insospettiti, decidevano di effettuare una verifica più accurata nonché una mirata ricerca tesa a rinvenire quello di cui i soggetti avevano tentato di disfarsi. Nelle vicinanze della vettura, a bordo strada, i militari operanti trovavano un panetto bianco, accuratamente avvolto in cellophane, che successivamente si appurava contenere cocaina per un peso di kg.1,134.

Nel corso della perquisizione personale e veicolare, i militari rinvenivano nella disponibilità di uno dei fermati la somma di euro 5.342,00 in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio.
Attese le circostanze le operazioni venivano estese anche alle abitazioni dei due fermati, entrambi di origine albanese, censiti in Banca Dati Unificata Forze di Polizia, rispettivamente di anni 30 e 40, di cui uno residente in provincia di Pescara e l’altro in quella di Teramo dove venivano trovati altri 5 grammi di cocaina.
A questo punto, al termine degli accertamenti, i due venivano tratti in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed associati presso la locale Casa Circondariale, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, fatta salva la presunzione di innocenza, fino a sentenza di condanna definitiva. 
Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, la somma di denaro che si presume sia provento di attività illecita, sarà depositata su libretto giudiziario. Le indagini proseguiranno per accertare dettagli sulla provenienza e la destinazione dello stupefacente ma di sicuro la malavita locale è stata privata di una cospicua quantità di stupefacente che avrebbe potuto, secondo le prime stime investigative, fruttare sul mercato illegale una somma superiore ai 100.000 euro.