Fare il bagno a Pescara non è pericoloso, c'è la conferma dell'Ospedale

Il Comune interpella il dottor Giustino Parruti. A sorpresa c'è stata una diminuzione dei ricoveri rispetto al 2014

Fare il bagno a Pescara non è pericoloso, c'è la conferma dell'Ospedale

IL MARE DI PESCARA FA VENIRE LE MALATTIE? La casistica sanitaria riscontrata presso i reparti dell’ospedale pescarese sarà resa nota nel dettaglio domani, venerdì 7 agosto dalle ore 11, durante la Commissione Ambiente dedicata alla balneabilità delle acque, a cui parteciperanno il sindaco, Aca, Arta e anche soggetti competenti in materia sanitaria. Fra questi ci sarà il dottor Giustino Parruti, Direttore dell’Unità di Malattie infettive dell’Ospedale Civile. A fronte di un’interlocuzione avuta dalla consigliera Tiziana Di Giampietro, vice presidente della Commissione Sanità e pediatra di famiglia, con il dottor Parruti, si anticipano tali riscontri dai reparti frontiera per le patologie di questo genere, quali Dermatologia, Pronto Soccorso, Ufficio Igiene, Pediatria e Infettivologia.

LA CASISTICA DELL'OSPEDALE. “Nell’Unità ospedaliera del dottor Parruti da noi interpellata a seguito dell’allarme partito nei giorni scorsi circa correlazioni infettive derivanti da contaminazione delle acque – riferisce la consigliera Tiziana Di Giampietro - si è sorprendentemente registrata una diminuzione sia delle consulenze che dei ricoveri rispetto al 2014, anno in cui le temperature non erano state peraltro così elevate. Anche dal territorio non è giunta all’Ufficio Igiene diretto dalla dottoressa Carla Granchelli alcuna segnalazione di patologie infettive cutaneo-enteriche. Il reparto di Dermatologia dell’ospedale non segnala consulenze per Staphylococcia cutanea, ovvero sovra infezione batterica dell’irritazione cutanea. I pazienti hanno fatto ricorso solo per patologie minime di tipo irritativo e non infettivo, correlabili all’aumento delle temperature dell’acqua del mare e non ad infezioni delle stesse. In Pediatria si sono avute consulenze e ricoveri solo per forme di diarree da Rotavirus, tipiche di questa stagione e non aumentate rispetto al 2014. Tra i ricoveri non si è registrato neanche un caso di diarrea da Coliformi, né da Salmonelle.
Durante l’estate sono in agguato insidie di diverso tipo, alcune legate all’aumento della temperatura, provocano patologie che vanno dall’eritema cutaneo dell’idrosadenite (sudamina), in cui l’umidità impedisce l’evaporazione e il sudore si raccoglie in piccole bollicine sottocutanee. Queste possono macerare la cute che perde la sua funzione impermeabilizzante e si lascia penetrare da batteri presenti normalmente nell’ambiente che hanno così l’opportunità di diventare patogeni e creare infezioni che, per la loro ricorrenza, potremmo definire parafisiologiche, fino ad arrivare a forme patologiche (staphylococcie cutanee, gastroenterite da salmonella e coliformi). Lo stesso accade per le mucose dell’apparato gastrointestinale che, sia per una dieta più libera, sia per un aumento dell’inquinamento batterico favorito dal caldo, possono manifestare disturbi dispeptici fino alla diarrea. Dunque ogni estate tale fenomeno si presenta ovunque, per patologie irritative o infettive enteriche e cutanee. Se la pelle e le mucose già irritate, e dunque più soggette ad accogliere un’infezione, vengono a contatto con un quantitativo maggiore di germi nell’ambiente, possono manifestarsi altri problemi e la misura obiettiva dell’entità degli stessi è data dal maggior ricorso alle cure del proprio medico o, soprattutto per i turisti, al Pronto soccorso e ai reparti infettivologici, gastroenterologici e dermatologici dell’ospedale di riferimento. Per questo motivo sono state prese in considerazione le richieste di consulenza nell’Ospedale civile di Pescara sulle quali, rispetto ai mesi e anni precedenti, va parametrato il dato dell’influenza dell’afa sulla traspirazione cutanea e sull’equilibrio della flora batterica prima di avallare qualsiasi tipo di correlazione o allarme in merito allo stato delle acque marine”. 

Redazione Independent