Emergenza idrica in Abruzzo e Molise, agricoltori sul piede di guerra

Chiesto intervento del prefetto per risolvere i problemi idrici della diga di Chiauci: "Ci escludono sempre"

Emergenza idrica in Abruzzo e Molise, agricoltori sul piede di guerra

EMERGENZA IDRICA IN ABRUZZO E MOLISE: AGRICOLTORI SUL PIEDE DI GUERRA. Gli agricoltori del basso Abruzzo e del Molise sono sul piede di guerra. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la rottura dell'adduttrice della Diga di Chiuaci (Isernia) che ha procurato un enorme disagio per la sospensione della fornitura idrica e che sta mettendo in ginocchio le imprese.

"I pagamenti dei contributi consortili - spiegano gli agricoltori - rappresentano l’unica entrata certa del Consorzio e permettono l’ordinaria gestione e l’esistenza stessa del Consorzio, la sua sopravvivenza. Siamo però sistematicamente esclusi da qualsiasi incontro e sede nella quale si decida il futuro dell’ente e l’utilizzo del bene acqua, risorsa indispensabile per le produzioni agricole di qualità del comprensorio. I ritardi con cui l’ente ha affrontato la “stagione irrigua” sono sotto gli occhi di tutti: ritardi nell’assunzione del personale di campagna per le necessarie riparazioni e manutenzioni; ritardo nell’inizio delle operazioni di invaso della diga di Chiauci, anche a causa dei ritardi circa i lavori di messa a norma prescritti dall’ufficio Dighe di Napoli ma mai realizzati".

Per gli agricoltori esistono precise responsabilità da parte dell’attuale Amministrazione del Consorzio di Bonifica SUD. "Non è in grado -dicono - di assicurare la funzionalità sia per mancanza di fondi, che di idee di rilancio e di iniziative, peraltro annunciate da anni ma mai portate a termine, in particolare nel settore idroelettrico. Non è possibile che, a fronte della rottura dell’adduttore della Diga di Chiauci, tutta l’economia a valle si blocchi nell’utilizzo per la distribuzione di acqua potabile, ad uso industriale ed irriguo)". E poi: "Non è stata mai messa a punto un’azione di manutenzione dei pozzi di soccorso del Consorzio, che sono utili ed indispensabili per garantire gli agricoltori in una fase cruciale delle coltivazioni e con il conseguente reale rischio di vedere distrutte le loro produzioni per la mancanza di acqua. Si può continuare a chiedere agli agricoltori il pagamento dei contributi consortili senza garantire e fornire loro nessun servizio?"

E' stato chiesto un incontro urgente col Prefetto per cercare di risolvere questi problemi denunciati dagli agricoltori.

Redazione Independent