È morto Tusio De Iuliis, grande uomo, vero e coraggioso

Attivista e pacifista, si è schierato sempre al fianco dei più deboli

È morto Tusio De Iuliis, grande uomo, vero e coraggioso

Il mondo intero piange la scomparsa di un grande uomo. Se ne è andato questa mattina l'attivista e pacifista abruzzese Tusio De Iuliis. Un impegno civile e politico il suo che si traduceva nella solidarietà concreta e nello sviluppo di tanti progetti, in quei paesi dilaniati dalla guerra. Stamattina il suo cuore ha smetto di battere, aveva 76 anni. Tutti coloro che lo conoscevano, ovunque nel mondo, sanno che è morto un grande uomo giusto, vero e molto coraggioso. Era presidente dell’Associazione di Volontariato e Solidarietà “Aiutiamoli a Vivere” (Passage to the South), un sodalizio attraverso il quale ha aiutato tanti ragazzi e tante famiglie vittime di guerra. Ha operato nel campo del volontariato fin dal 1973 collaborando liberamente con decine di Associazioni, in Bielorussia e in Bosnia per conto di una fondazione dal 1990 al 1995. Per la pace in Bosnia ha promosso e realizzato, il 15 agosto 1995, la manifestazione denominata “Le mani legate sull’Adriatico”, da Trieste a Lecce, una delle più grandi iniziative per la pace mai viste in Italia alla quale seguirono tre missioni di aiuti umanitari nella provincia di Livno. Dal 1998 in poi inizia la sua missione umanitaria in Iraq: ha realizzando accordi di collaborazione tra l’Università di medicina di Chieti – Pescara e la corrispondente Al-Mustansiryia di Baghdad. Ha collaborato con gli ospedali di Baquba – Baghdad – Falluja – la Mezza Luna irachena – Il Centro Nazionale di Diabetologia di Baghdad. Contribuì alla fornitura di materiale didattico per cinque scuole elementari di Baghdad ed un orfanotrofio. Dal inizia i rapporti con l’Accademia di Belle Arti di Baghdad e dai primi giorni dopo la guerra (aprile 2003) con la Facoltà di Lingue. Segui direttamente i progetti di ricostruzione delle Biblioteche dell’Accademia di Belle Arti e della Facoltà di Lingue (sez. di Italiano) dell’Università di Baghdad. Nel 2002 ha realizzato la partecipazione di molti artisti italiani nella missione di pace con concerti per le strade ed in un teatro di Baghdad e nella stessa occasione ha voluto e fatto realizzare il film “Il Cielo sopra Baghdad”, film venduto con Il Manifesto – Liberazione – L’Unità – Carta. Nella stessa occasione è stata portata a compimento la missione “Butterfly of Baghdad” dove tre piloti italiani (tra questi anche una donna) di Paraglider (paracadute a motore) hanno sorvolato i cieli dell’Iraq per atterrare presso lo stadio di Baquba, pieno di circa 15.000 studenti delle Università della Provincia di Diala: L’iniziativa faceva parte delle attività messe in campo in solidarietà del popolo iracheno e contro le No Fly Zone. Nel 2004 entrava, con un carico di aiuti umanitari, nella città di Falluja. E poi la forza di Tusio sarà ricordata da moltissimi anche in Eritrea, a Mogadiscio, in Burundi e a Cuba. Lo ricorderemo anche grazie alle sue tracce scritturali: Ha pubblicato 2 raccolte di poesie, "Le vedove bianche" nel 1975 e "Deserti" nel 1999, nonché un libro a quattro mani (Testi Essenziali) nel 1997 sul 10° anniversario della morte di Ernesto Che Guevara. Tusio mancherà tantissimo nel mondo e anche a Spoltore. La camera ardente sarà allestita presso la Casa Funeraria Mambella (Montesilvano), dalle 13 di oggi, martedì 4 ottobre. I funerali ci saranno domani, nella sua Spoltore, nella chiesa di San Panfilo alle ore 10.  Noi lo vogliamo ricordare così, con quei suoi immancabili occhiali da sole e con in braccio una bimba a cui ha regalato un sorriso. Ciao Tusio.