Crescono i reati da “Codice Rosso” a Pescara e in provincia

Stalking, violenze domestiche, maltrattamenti in famiglia sono aumentati nel 2021. Il report della Polizia di Stato

Crescono i reati da “Codice Rosso” a Pescara e in provincia

In occasione della ‘Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne’ la Polizia di Stato ha prodotto un report contenente l’analisi e le tipologie di reato da “codice rosso” compiuti nel 2020-2021 nella città di Pescara e nel territorio provinciale.


1)
I dati dei reati da “Codice Rosso” distinti tra Pescara e Provincia  

Reato di maltrattamenti in famiglia:

Anno 2021: 75 Pescara e 69 Provincia = totale 144

Anno 2020: 69 Pescara e 67 Provincia = totale 136

 

Reato di atti persecutori (Stalking):

Anno 2021: 55 Pescara e 110 Provincia = totale 165

Anno 2020: 36 Pescara e 37 Provincia = totale 73

Reato di violenza Sessuale:

Anno 2021: 6 Pescara e 6 Provincia = totale 12

Anno 2020: 3 Pescara e 3 Provincia = totale 6

 

2) I risultati conseguiti dalle Forze di Polizia

Persone tratte in arresto in flagranza di reato o nei confronti delle quali sono state eseguite misure cautelari per il reato di maltrattamenti in famiglia:

Anno 2021: Pescara 38; Provincia 36 = totale 74

Anno 2020: Pescara 34; Provincia 21 = totale 55  

 

Persone tratte in arresto in flagranza di reato o nei confronti delle quali sono state eseguite misure cautelari per il reato di atti persecutori (Stalking):

Anno 2021: Pescara 28; Provincia 33 = totale 61

Anno 2020: Pescara 28; Provincia 23 = totale 51

  

Persone tratte in arresto in flagranza di reato o nei confronti delle quali sono state eseguite misure cautelari per il reato di violenza sessuale:

Anno 2021: Pescara 2; Provincia 6 = totale 8

Anno 2020: Pescara 1; Provincia 3 = totale 4

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3) Il potere di ammonimento del Questore per stalking e violenza domestica
 

Il D.L. 38/2009 ha previsto, con una evidente funzione preventiva, una misura monitoria che nasce con lo scopo di garantire alla vittima una tutela rapida ed anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale poiché finalizzata a fare recedere dal proposito criminoso lo stalker; pertanto, assume grande rilevanza nell’ambito della repressione degli atti persecutori.

L’articolo 3 della legge 119/2013 ha esteso l’ammonimento ai casi di violenza domestica, prevedendone l’applicazione quando sussiste violenza fisica, psicologica con l’aggiunta della nuova fattispecie economica. Tale legge ha introdotto altre due novità di non poco conto, ovvero la possibilità di comminare l’ammonimento d’ufficio e anche in presenza di querela per percosse o lesioni lievi. Gli effetti concreti e reali dell’ammonimento consistono nella rottura dell’isolamento della vittima, situazione che è molto congeniale allo stalker o al maltrattante che, al pari di qualsiasi cacciatore, tende ad isolare la preda.

L’efficacia dell’ammonimento è soprattutto legata proprio al rapporto più diretto che il poliziotto instaura con il maltrattante perché si entra in stretto contatto con le persone per convincerle anche a rivolgersi a centri esperti che li aiutino a desistere dall’adottare determinati comportamenti violenti aiutandolo ad elaborare il disvalore delle loro azioni.

 

Nello schema i dati della Divisione Polizia Anticrimine sull’ammonimento

 

Istanze Presentate

Art. 8

Art. 3

ACCOLTE

ARCHIVIATE

Gen./Nov.2020

19

13

1

14

5

Gen./Nov.2021

30

20

1

21

9

 

 

4) Analisi sull’andamento dei reati relativi alla violenza di genere

L’emergenza da COVID 19 ha ridefinito regole di comportamento sociale ma anche relazionali, con inevitabile ripercussioni a livello economico, politico, individuale e familiare.  Le famiglie si sono trovate a sperimentare nuove sfide dettate dalle nuove modalità di lavoro, dalla riorganizzazione e condivisione più assidua degli spazi abitativi e dalla necessità di rinegoziare i ruoli domestici e di cura che spesso venivano delegate all’esterno.

Le misure restrittive adottate dal Governo per arginare la pandemia hanno di fatto comportato una convivenza forzata e prolungata dei nuclei famigliari, imponendo cambiamenti degli stili di vita e delle abitudini.

Sono stati analizzati in tale contesto i reati spia che sono quei delitti indicatori di violenza di genere, espressione dunque di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica, diretta contro una donna in quanto tale.

Nello specifico sono stati esaminati i dati riferiti ai reati di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Dall’analisi si è rilevato che nell’anno 2020, quello maggiormente colpito dalla pandemia, i tre reati in esame sono leggermente diminuiti rispetto all’anno precedente (2019), anche se in percentuale minore rispetto ai reati predatori e in linea con il dato nazionale.

Nel corso dell’anno 2021, a parte la violenza sessuale che ha registrato una lieve diminuzione, si è rilevato un aumento moderato dei casi di maltrattamenti in famiglia (anno 2020 – reati 136; anno 2021 reati 144) pari al 6,6%, nonché un aumento decisamente più consistente per gli atti persecutori (anno 2020 reati 73; anno 2021 reati 165), pari al 44,2%.

5) Il Pronto intervento della Squadra Volante e l’applicativo SCUDO

 

Dal marzo 2021, anche la Sala Operativa della Questura di Pescara può contare su una nuova applicazione realizzata per le Forze di Polizia che, dopo una prima fase sperimentale nelle più importanti città italiane, è stata estesa a tutto il territorio nazionale. Si tratta di un programma che consente l’inserimento e/o la consultazione di dati relativi ad episodi rientranti nel cosiddetto “Codice Rosso” non sempre caratterizzati da particolare gravità o aggressività, come le liti verbali, ma che, attraverso la condotta abituale potrebbero assumere rilievo e diventare atti persecutori o maltrattamenti ai danni di familiari conviventi. Le maggiori informazioni qualitative e quantitative consentono agli operatori dei servizi di pronto intervento di avere maggiore contezza di precedenti interventi soprattutto ai fini dell’adozione di decisioni tempestive e sinergiche.

A Pescara, dall’avvio dell’applicativo Scudo, la Sala Operativa che dal 1 gennaio al 20 novembre 2021 ha ricevuto 385 richieste di intervento per liti in ambito familiare, ha compilato, attraverso questo strumento applicativo, 29 schede per interventi riferibili a potenziali situazioni di rischio, inserendo dati quali, ad esempio, l’indirizzo, il numero di telefono e le targhe dei veicoli interessati che non sarebbero disponibili altrimenti nella fase del pronto intervento.  

Inoltre, la Squadra Volante, deputata al sopra citato pronto intervento, ha effettuato, nello stesso periodo, n. 8 arresti in flagranza di reato (4 per maltrattamenti in famiglia; 2 per atti persecutori e 2 per estorsione di denaro in ambito familiare, in concorso con il reato di maltrattamenti in famiglia).

6) L’App You Pol

In concomitanza con l’emergenza Covid-19, proprio durante il periodo del primo lockdown, l’app della Polizia di stato YouPol è stata estesa anche ai reati di violenza domestica, oltre agli episodi di spaccio e bullismo per i quali era stata inizialmente concepita. A livello nazionale, nel 2021 sono pervenute oltre 1.000 segnalazioni.  Va però precisato che nei casi urgenti, di pericolo imminente, è necessario telefonare ai numeri di emergenza 113 o 112.

7) Forme di violenza e attivazione della rete anti violenza

La violenza contro le donne può essere psicologica, fisica, economica ed assistita e spesso concorrono tra di loro.

Tutte hanno un loro peso ed incidono profondamente sulla vittima, soprattutto la violenza assistita, quando il maltrattante agisce in presenza dei figli minori, ma anche quella economica, una forma molto diffusa e più sottile di violenza, che consiste nel rendere la donna economicamente dipendente dal partner e che racchiude in se ogni forma di privazione e controllo che limiti la sua dipendenza economica.

Gli operatori di polizia che operano per reati da “Codice Rosso”, devono possedere elevate capacità professionali e doti empatiche  affinché la vittima sia messa a proprio agio e nelle condizioni di riversare il proprio vissuto nonché sostenuta non solo psicologicamente ma anche materialmente.

Per questa ragione la Polizia di Stato mantiene rapporti costanti con le associazioni di settore e nell’anno in corso, rispetto ai casi di violenza domestica trattati, ha aiutato 3 donne nell’inserimento in case famiglia.

8) L’attività di contrasto della Squadra Mobile

Nell’ultimo anno la Squadra Mobile di Pescara ha svolto un continuo ed incessante lavoro per prevenire e combattere i maltrattamenti e le violenze perpetrati nei confronti delle donne che purtroppo continuano a verificarsi soprattutto in contesti familiari o dopo la fine di relazioni sentimentali.

A tal riguardo, nel periodo di riferimento gli investigatori hanno:

trasmesso 96 informative su notizie di reato relative alla materia di cui si tratta, di cui una addirittura per tentato femminicidio

eseguito 14 misure cautelari disposte dall’A.G., di cui 3 arresti per custodia in carcere e altri 11 divieti di avvicinamento.

effettuato 1 fermo di iniziativa per violenza sessuale consumata (609 bis c.p.) nei confronti di una donna.