Contraddizioni "Grilliste"

Succede a Spoltore. Il consigliere comunale Mayo si lamenta del MoVimento: «Accordiamoci col Pd»

Contraddizioni "Grilliste"

E ADESSO CHE SCRIVO? Capita, a volte, di non sapere come iniziare un articolo. Questo è uno di quei casi. Carlo Spatola Mayo, consigliere comunale a Spoltore, nonchè primo "grillino" eletto in Abruzzo col MoVimento 5 Stelle (l'altro è Manuel Anelli Montesilvano), è un signore che qualche mese fa ha avuto un "piccolo" diverbio con Abruzzo Independent, relativo alla libertà di stampa e a ciò che i giornalisti ritengono opportuno scrivere quando si parla di verità dei fatti. Ora Mayo, che già in passato si era reso autore di uno strano comunicato congiunto con il Pdl, ha diramato una nota in cui sostanzialmente attacca il MoVimento di cui egli stesso fa parte: «Cari Parlamentari, cari componenti dello staff del Movimento 5 Stelle - scrive l'ignegnere dell'Arta - quello che vedo non è l'inizio che speravo. Molte cose non vanno in questo primo mese del vostro operato nelle massime istituzioni nazionali. Leggo su internet, per e-mail e sui giornali che la linea del Movimento è segnata, decisa in partenza e nessuno potrà farvi cambiare idea. Nemmeno noi, gli attivisti, che abbiamo lavorato duramente, per anni, affinché si ottenesse questo risultato? Nemmeno gli elettori? Avete chiesto a noi, a loro, cosa ne pensiamo del vostro agire? No. A me personalmente nessuno di voi ha mai chiesto niente».

IL CARLO FURIOSO. Spatola Mayo, che ha militato anche nelle file del Pd, si lamenta: «Io personalmente non riesco a contattare più lo staff, le e-mail rimangono senza risposta come pure gli sms. Sul blog, poi, non ne parliamo: se qualcuno dissente, è stato trovato il comodo escamotage di gridare al troll per continuare a non dare alcun ascolto alle critiche che ci piovono addosso da tutte le parti. Insomma, c´è uno spazio siderale tra noi cittadini e voi: non sembra proprio che siamo quelli della democrazia diretta». Con coraggio, bisogna dirlo, l'ingegnere critica gli ultimi movimenti del Movimento 5 Stelle: «In campagna elettorale noi non abbiamo affatto promesso agli elettori che non ci saremmo alleati con nessuno. Beppe Grillo nei suoi comizi e noi nei nostri volantinaggi abbiamo promesso ben altro ai nostri concittadini, otto milioni dei quali si sono anche convinti a darci la loro fiducia: abbiamo promesso con chiarezza e convinzione che avremmo risolto i loro problemi. Tutte queste cose indispensabili oggi per la sopravvivenza stessa della gente, delle famiglie, dei piccoli imprenditori oramai stremati, sono difficili da fare stando al governo, impossibili dall´opposizione. Ora abbiamo la possibilità di andare al governo». Eh, già. Ma il "leader" vuole andare al Governo ma solo a condizioni "5 Stelle" e non a quelle che vorrebbe inserire il segretario Pierluigi Bersani che Grillo chiamava "Gargamella".

«GOVERNIAMO CON IL PD». Spatola Mayo precisa: «Voi dite: mai con il PD, come se fosse questo il nocciolo della questione, ma è un grossissimo abbaglio. Intanto perché in politica - da sempre - il fine giustifica i mezzi, e poi perché nessuno vi chiede di fare accordi di basso profilo, quelli che volgarmente chiamate "inciuci". Il nocciolo della questione è un altro: potete e dovete andare a governare insieme alla parte più sana e meno compromessa delle forze di sinistra, con un presidente del consiglio non politico, figura di alto spessore morale e culturale, che possa essere condiviso anche dalle forze di sinistra (e non solo dal PD), con un programma che rispetti la maggior parte del nostro programma. Il paese si attende questo da noi, non una coerenza suicida nei confronti di idee prive di senso». Insomma, grillini, governate e smettetela di tirarvi indietro. Ve lo dice anche uno dei vostri.


Federico Di Sante