Ciarelli a giudizio in Molise?

Omicidio Rigante - Il legale degli arrestati Metta: «clima incandescente». Chiesta la rimessione del processo

Ciarelli a giudizio in Molise?

OMICIDIO RIGANTE, INIZIA IL PROCESSO - L’avvocato Giovanni Metta, legale del principale imputato per l'omicidio del 24enne padre di famiglia Domenico Rigante, farà istanza di rimessione del processo. «Il clima d’intimidazione che si è creato intorno alla vicenda processuale - ha detto il difensore, insieme all'avvocato Valentini, del presunto assassino, Massimo Ciarelli, e dei suoi cugini - minerebbe la necessaria serenità dei Giudicanti». Le minacce subite dall’avvocato Luca Sarodi, professionista pescarese (che ha conseguentemente rinunciato al mandato difensivo) sono, in ordine di tempo, solo l’ultimo di una serie di atti ed episodi che segnano, per l’Avv. Metta, il punto di non ritorno. La richiesta di rimessione del processo verrà valutata dalla Suprema Corte, che, ravvisando i necessari presupposti, disporrà il trasferimento del processo presso altro Giudice, ugualmente competente per materia ma territorialmente individuato secondo criteri di vicinanza territoriale (c.d. competenza circolare).

CORTE D'ASSISE DI CAMPOBASSO - Il processo potrebbe così approdare alla Corte d’Assise di Campobasso mentre, se dovesse rimanere in Abruzzo, la sede naturale sarebbe quella di Chieti. «Si tratterebbe, vista la scarsa applicazione dell’istituto, di un precedente quasi unico, che troverebbe giustificazione nel clima incandescente e nelle forti tensioni sociali che l'esecuzione del giovane Rigante ha inevitabilmente innescato», così l'avvocato del Foro di Pescara Fernando iovino ha commentato i possibili sviluppo processuali.  «Il Gup. - ha concluso Iovino - potrebbe sospendere il procedimento in attesa della decisione della Cassazione. Il processo subirebbe uno stop con conseguente sospensione dei termini prescrizionali e dei termini di custodia cautelare che riprenderanno a decorrere a pronunciamento emanato».

Redazione Independent