Chiesti oltre 100mln di danni

Al Sanitopoli è il turno delle parti civili. Marchese (Aiop): «Violata Grundnorm della sanità»

Chiesti oltre 100mln di danni

PROCESSO SANITOPOLI. CHIESTO OLTRE 100 MILIONI A DEL TURCO&CO. Al Sanitopoli, processo sulla presunta truffa al Sistema Sanitario Regionale, 25 imputati tra cui anche l'ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, è il turno delle arringhe degli avvocati delle parti civili procedere con le richieste di risarcimento dei presunti danni provocati dai vertici della sanità abruzzese. I legali dell'ex direttore generale della Asl-Avezzano Armando Jenca, delle Asl (Chieti-Vasto-Lanciano, Pescara, Teramo e L'Aquila), delle cliniche private dell'Aiop (Villa Letizia, Villa Serena, Spatocco, Pierangeli) e dell'ex patron di Villa Pini Vincenzo Maria Angelini hanno chiesto una cifra che supera i 100 milioni di euro. La prossima udienza è prevista per il 20 giugno nella quale parleranno i difensori di Barkleys Bank e di Deutsche Bank Agenzia di Londra.

MARCHESE (AIOP): «VIOLATA GRUND NORM DELLA SANITA». Fra i legali che hanno preso la parola anche l'avvocato dell'Aiop, Tommaso Marchese, il quale ha chiesto la condanna di tutti e dieci gli imputati nei confronti dei quali le cliniche private si sono costituite parte civile. «Chiedo - ha detto Marchese rivolgendosi al Collegio - la condanna per Del Turco, Quarta, Cesarone, Boschetti, Mazzoca, Bucciarelli, Cosenza ed Angelini ad una provisionale di non meno 100mila euro per imputato». Mentre singolarmente, e non come associazione, le cliniche private (Villa Letizia, Spatocco, Villa Serena e Pierangeli), costituitesi parti civili hanno chiesto ai componenti della Giunta Del Turco una cifra di ristoro di un milione di euro per ciascuno dei cinque componenti. Durante l'arringa il legale teatino ha citato l'Art.8 del Dlgs 229/92, introdotto dal Ministro Turco, che sarebbe stato violato dagli imputati del Sanitopoli e definito come la "Grundnorm" dei rapporti tra le cliniche convenzionate ed il sistema sanitario nazionale.

Marco Beef