Cementeria. Il nodo lavoro

A breve i 180 lavoratori dello stabilimento pescarese andranno in Cis. Sindacati preoccupati per la crisi edilizia

Cementeria. Il nodo lavoro

LA UIL SUL CEMENTIFICIO DI PESCARA. La Cassa Straordinaria è ormai alle porte: a breve ci sarà la Convocazione al Ministero del Lavoro. «La nostra preoccupazione muove dal fatto che l’Azienda non ha voluto richiedere la Cassa ordinaria, ma direttamente la straordinaria che spesso è l’anticamera della Mobilità - afferma Rocco Miccoli della Rsu - noi avremmo preferito ricorrere prima alla Cassa ordinaria per dare la possibilità ai lavoratori di aver un maggior periodo di ricorso alla prestazione». La questione dell'azienda di proprietà della famiglia Sacci, a Pescara, è legata a motivazioni di mercato, in una fase recessiva che attraversa in generale il settore delle Costruzioni divorato dalla crisi e dominato dal forte calo degli investimenti nell’edilizia residenziale, dalla pressoché nulla realizzazione di opere pubbliche ed infrastrutturali, nonchè dalla concorrenza dei mercati balcanici del cemento che produce effetti negativi sulle nostre aziende dell’area adriatica.

PANZA: «FIORE ALL'OCCHIELLO». Il Segretario Generale della FeNEAL-UIL Giovanni Panza «non dimentichiamo che la Cementeria ha rappresentato per oltre 50 anni un fiore all’occhiello della economia pescarese, contribuendo in maniera determinante allo sviluppo della città e garantendo buoni livelli occupazionali e di reddito. Nei giorni scorsi è stata inoltrata richiesta di incontro alla Provincia ed al Comune di Pescara da parte di Sindacati e Confindustria per fronteggiare le difficoltà che verranno sicuramente a crearsi durante i mesi in cui i lavoratori saranno senza stipendio ed in attesa dei trattamenti di integrazione. Sulla scorta di altre vicine esperienze, la FeNEAL-UIL auspica un esito positivo».

Redazione Independent