Caserma: la speranza Di Paola

Il presidente DI Giuseppantonio chiede aiuto al Ministro della Difesa: «Ci batteremo per l'Esercito a Chieti»

Caserma: la speranza Di Paola

123° REGGIMENTO CHIETI: C'E' LA SPERANZA - Il Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio ha chiesto un incontro al Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, durante il quale, unitamente al Sindaco di Chieti Umberto Di Primio e ai rappresentanti delle Parti sociali e delle altre Istituzioni, illustrerà le ragioni della contrarietà della Provincia alla chiusura del 123° Reggimento Fanteria Chieti. Ma al tempo stesso, qualora si dovesse rilevare da parte del Governo la volontà di procedere comunque con le strategie già delineate, il Presidente Di Giuseppantonio chiederà misure compensative che favoriscano la presenza a Chieti di strutture militari di rilievo nazionale. «Chiudere il Reggimento teatino significa cancellare un pezzo di storia e dare il colpo di grazia all’economia  commerciale del capoluogo determinando la chiusura di decine fra negozi ed esercizi pubblici che oggi vanno avanti, pur fra mille difficoltà dovute alla crisi, anche grazie alla presenza in città ogni anno di circa 2400 militari volontari – dice il Presidente Di Giuseppantonio. Sappiamo che la battaglia per mantenere a Chieti il 123° Reggimento sarà difficilissima e allora, se proprio il Governo non vorrà tornare indietro rispetto alle proprie decisioni, chiederemo con forza che la caserma “Berardi”, sede del Reggimento  diventi un polo dell’Esercito, che sia Amministrativo o Sanitario,  con competenza sull’Italia centrale, ovvero che resti un presidio e un punto di riferimento di livello nazionale. Chieti ed il suo comprensorio – conclude il Presidente Di Giuseppantonio -  vanno tutelati perché all’Esercito in decine di anni di presenza, hanno assicurato servizi e strutture e più in generale quella ospitalità che i militari, da quelli di leva agli  effettivi, hanno potuto apprezzare. Un patrimonio che non può essere cancellato»

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